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Al via l’Africa Health Agenda International Conference sullo stato di salute dell’Africa
Si è aperta oggi, e durerà fino al 10 marzo, l'Africa Health Agenda International Conference, una tre giorni organizzata da Amref sullo stato di salute dell'Africa. L'evento è stato inaugurato dal Global Ceo e dal Presidente di Amref Health Africa, rispettivamente Githinji Gitahi e Charles C. Okeahalam
di Redazione
Si è aperta oggi AHAIC2021 (Africa Health Agenda International Conference), una conferenza organizzata da Amref sullo stato di salute dell'Africa. Nel primo giorno erano attesi gli interventi del Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Salute, del Presidente della Repubblica del Kenya, dei Ministri della Salute di Kenya, Rwanda, Etiopia. Sempre nella prima giornata è stato presentato "State of UHC in Africa Report", un documento per fare il punto sulla salute nel Continente, redatto da una commissione che Amref ha presentato a dicembre. Centrale anche il tema delle donne in questa prima giornata. Gli organizzatori hanno ricordato che oltre il 50% degli interventi della tre giorni (8-10 marzo)- cui già da prima mattina erano registrate oltre 5mila persone – saranno tenuti da donne.
L'evento è stato aperto dal Global Ceo e dal Presidente di Amref Health Africa, rispettivamente Githinji Gitahi e Charles C. Okeahalam. Domani attesi gli appuntamenti sui vaccini.
Il primo pensiero del Direttore dell'OMS Tedros Adhanom è stato rivolto alla disparità di genere "Le donne costituiscono il 70% della forza lavoro sanitaria, ma sono scarsamente presenti nei ruoli di leadership nella salute globale". Continua il Direttore dell'OMS "Finora sono stati segnalati quasi 4 milioni di casi covid19 dai Paesi dell'Unione africana e abbiamo perso oltre centomila nostri fratelli e sorelle. Tuttavia, sappiamo che i numeri reali sono più alti".
Poi "il vaccino sta dando speranza a tutti noi. Finora, 14 milioni di dosi sono state consegnate a 19 Paesi in Africa, attraverso COVAX. E altri riceveranno dosi la prossima settimana. È un buon inizio, ma c'è ancora molto lavoro da fare. Anche una volta che la pandemia sarà finita, gli sforzi dovranno continuare. Rimarranno problemi preesistenti. Non esiste un vaccino contro la povertà, la fame, la disuguaglianza, il cambiamento climatico, i matrimoni precoci e molti altri problemi che i nostri fratelli e sorelle affrontano quotidianamente. Il COVID-19 ha sottolineato la centralità della salute: quando la salute è a rischio, tutto è a rischio. Raggiungere l'UHC (Univeral Health Coverage) richiede investimenti in sistemi sanitari resilienti, in particolare in un'assistenza sanitaria primaria forte. Garantire una fornitura affidabile di medicinali sicuri, efficaci e di alta qualità in tutto il continente".
Il direttore dell'OMS ha richiamato il motivo della conferenza convocata da Amref: la copertura sanitaria Universale (UHC). Entro il 2030 dovrà essere garantito a tutti un accesso equo ai servizi sanitari di base, e a farmaci e vaccini sicuri, efficaci, e sostenibili finanziariamente. Proprio su questo in una sessione successiva è stato lanciato un report dal titolo The State of Universal Health Coverage in Africa. Un report sul quale, da novembre, hanno lavorato undici commissari selezionati da una vasta gamma di discipline e settori in tutta l’Africa; esperti globali e leader di pensiero o di opinione, che hanno fornito una una panoramica accurata del progresso collettivo delle nazioni africane verso il raggiungimento dell’UHC.
Interessante anche l'intervento del Direttore del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa CDC), John Nkengasong "Abbiamo visto come le pandemie possono interrompere i servizi sanitari. Investire in una forza lavoro sanitaria competente e ampliare i partenariati è fondamentale per raggiungere l'UHC". Sempre sulla copertura sanitaria universale il Presidente del Kenya Uhuru Kenyattaha ha ribadito che "dobbiamo dare la priorità all'assistenza sanitaria di base, all'assistenza sanitaria materna e programmi legati all'acqua e all'igiene".
Sempre nella giornata dell'8 marzo sono stati realizzati cinque panel paralleli di cui tre dedicati a: questioni di genere, in chiave salute; tecnologia e piattaforme digitali in materia di salute; women innovation. Da rilevare anche che in questo ultimo panel si è avuta la partecipazione di Matshidiso Moeti, Direttrice dell’Ufficio regionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Africa. Nel suo intervento Moeti è partita da un racconto personale "mia madre era la più grande di sette sorelle. In quel contesto, ho da subito sentito il peso delle disuguaglianze di genere. La forza per affrontare la questione me l'hanno data proprio loro: le sette donne forti che mi hanno cresciuta ed ispirata. Dobbiamo incoraggiare la partecipazione delle donne anche nel mondo delle nuove tecnologie. In questo l'uomo può essere un potente sostenitore"
Commenta Guglielmo Micucci – Direttore di Amref Health Africa-Italia – "in questo momento, dove il diritto alla salute sembra ancora più minacciato da ragionamenti politici, di propaganda ed economici, abbiamo deciso di dedicare tre giorni insieme a esperti di salute globale e pubblica, operatori umanitari, ministri africani e organizzazioni delle Nazioni Unite, per capire insieme come rispondere ai bisogni delle popolazioni, ora colpite in pieno anche dal COVID-19. Il tema dei brevetti e dell'equa distribuzione saranno temi centrali dei nostri dibattiti. Perché anche in questo caso è evidente come non ci si salva da soli ma solo guardando anche all'altro". In Kenya Amref, attraverso i Dottori Volanti (Amref Flying Doctor), ha partecipato alla prima distribuzione dei vaccini, nella zona di Mandera, venerdì 6 marzo
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