Formazione
Ricerca: Airc lancia le arance della salute
I frutti simbolo della buona alimentazione saranno distribuiti in piazza da 20mila volontari
Un fiume di arance rosse salira’, sabato prossimo, dalla Sicilia su per l’Italia, invadendo ogni regione in nome della ricerca per sconfiggere il cancro:435 mila reticelle di arance (1.300.000 chili), al costo di otto euro, saranno distribuite in 1.500 piazze e 500 scuole, da 20 mila volontari dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc) e 200 mila alunni. La raccolta di fondi prevista e’ di 3,6 milioni di euro.
E’ questa la tredicesima edizione di ‘Arance della salute’, che per la seconda volta coinvolge alunni delle elementari e delle medie. ”E’ importante – ha detto il presidente dell’Airc, Jacopo Vittorelli, alla presentazione a Milano dell’iniziativa – stabilire un contatto con il mondo dei giovanissimi, affinche’ capiscano la gravita’ del cancro, che si combatte su due fronti: ricerca e prevenzione”. ”La popolazione – ha affermato l’ex ministro della Sanita’, Umberto Veronesi – si e’ resa conto che i fondi pubblici per la ricerca non bastano e partecipa attivamente: una partecipazione individuale e’ necessaria, utile e anche gratificante”.
Utilizzare le arance rosse della provincia di Siracusa e’ stata un’idea della principessa Maria Carla Borghese, un’idea nata 13 anni fa, in una piazza di Lentini, dove si distribuivano azalee straniere per raccogliere fondi a sostegno della ricerca. ”All’inizio – ha detto l’assessore all’Agricoltura regionale, Giuseppe Castiglione – e’ stata una promozione delle arance di Sicilia, ma oggi e’ diventata un’operazione di grande solidarieta’, che siamo disponibili a finanziare in toto”. ”L’arancia – ha detto il direttore della Divisione di Epidemiologia dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, Franco Berrino – e’ un simbolo, non un’assicurazione Casco contro il cancro”. Anche se e’ vero che da’ un vantaggio a chi la mangia: ”Diversi studi – ha spiegato Berrino – hanno dimostrato che una dieta ricca di agrumi protegge l’individuo da cancro alla bocca, laringe ed esofago”.
Una buona strategia di prevenzione, ha spiegato Berrino, si ”basa su un’alimentazione ricca di frutta e di verdura. L’importante e’ la varieta’, non la quantita”’. A una dieta mediterranea e morigerata, Veronesi ha aggiunto il tassativo divieto del fumo, l’importanza di non esporsi a situazioni ambientali inquinanti e soprattutto la prevenzione: ”In questo ambito – ha detto l’oncologo – abbiamo fatto conquiste straordinarie, come dimostrano le statistiche: negli ultimi 15 anni, la mortalita’ e’ scesa di quasi il 15%”.
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