Volontariato
Assisi: ci sarà anche il Patriarcato di Mosca
Con il Confucianesimo, che ora ha aderito, saranno dodici le fedi che pregheranno nella Basilica del Santo ad Assisi
di Redazione
Un primo successo la Giornata di Assisi l’ha già avuto, con il segnale arrivato dal Patriarcato ortodosso di Mosca che invierà un metropolita e due vescovi. Gesto importante, arrivato, a quanto si è saputo, dopo non pochi contrasti interni, anche se probabilmente da non sopravvalutare. Aumenta anche il numero delle religioni: con il confucianesimo, che ora ha aderito, saranno dodici. La scelta di Pitirim, che e’ il vice di Alessio II, ma non è un esponente del Sinodo, dell’organo cioe’ che governa la Chiesa di Mosca, sembra quasi configurare una scelta personale del Patriarca. L’invio di Pitirim con due vescovi è infatti probabilmente il frutto di un compromesso: si era saputo che a dicembre il Sinodo aveva deciso di non inviare nessuno ad Assisi. Ma da un lato la consapevolezza dell’isolamento nel quale una decisione di tale tipo avrebbe continuato a tenere il Patriarcato, dall’altra le pressioni, piu’ o meno dirette, di Putin che non vede l’ora di poter avere Giovanni Paolo II a Mosca, a ratificare l’avvenuto passaggio della Russia al campo democratico e ‘occidentale’, hanno spinto ad un ripensamento. Che è stato graduale: prima si era parlato del vescovo Hilarion di Kerchen, che ha giurisdizione in Francia, un profilo basso, poi la scelta di Pitirim. E già il primo gennaio c’era stato un segno di disgelo con l’arrivo da Mosca, per partecipare alla Messa papale della Giornata mondiale della pace, del coro Iubileum, composto di 35 ragazze, che spesso partecipa alle liturgie del Patriarcato ortodosso. Venuto in Vaticano ”con la benedizione del Patriarca Alessio”, al quale il Papa aveva inviato il suo ”saluto fraterno”. Di qui a dire che è aperta, per il Papa, la strada di Mosca ce ne vuole, ma il segno di disgelo rimane e si alza il livello delle rappresentanze presenti alla Giornata voluta dal Papa per negare le motivazioni ‘religiose’ date all’attacco terroristico contro New York, e affermare invece che ”non si puo’ uccidere in nome di Dio”. Proprio la qualita’ della presenza ortodossa diviene, a questo punto, la maggiore novita’ della Giornata. Pitirim si affiancherà infatti alla (teorica) massima autorità dell’ortodossia: il patriarca ecumenico Bartolomeo I che sarà personalmente presente. Con loro esponenti dell’ortodossia di Serbia, Romania e Bulgaria, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme, oltre a rappresentanti di Albania, Finlandia, Cipro e Polonia. Hanno annunciato la loro partecipazione anche la Chiesa apostolica armena, il Catholicossato di Cilicia, la Chiesa assira d’Oriente.
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