Formazione

Ogm: Croazia sotto il mirino del Wto

Braccio di ferro tra il Ministero dell’ambiente croato contario agli ogm e gli Stati Uniti che minacciano sanzioni a livello del WTO.

di Barbara Fabiani

A Zagabria stanno pensando ad una legislazione anti-ogm, ma la cosa non piace alle multinazionali americane che pensano di agire attraverso il governo statunitense per minacciare ritorsioni all?interno degli accordi sul commercio internazionale. La discussione da alcune settimane appassiona l?opinione pubblica croata, incalzata anche da un energico ministro dell?ambiente Bozo Kovacevic che già la scorsa estate aveva lanciato la campagna ?Croazia , terra senza Ogm? e che ultimamente si è per così dire alleato con l?associazione ambientalista locale Zelena Akcija (Green Action) che da tempo redige la lista nera delle aziende croate sospettate di usare sementi ogm. Non solo, recentemente il Ministero dell?ambiente croato ha organizzato un incontro tematico invitando a portare la loro testimonianza gli agricoltori statunitensi e canadesi che hanno patito sulla propria pelle le conseguenze della a dir poco invasiva ingerenza nella loro vita di aziende come la Monsanto (si rimanda alla vicende a di Percy Schmeiser, più volte ricordata sul Vita on line). Ma questa mobilitazione non piace né alle multinazionali biotech né al governo statunitense che va sostenendo gli interessi delle sue aziende. Secondo Kovacevic il suo paese ha il diritto di rifarsi alla moratoria europea sull?importazione di alimenti biotech , tanto più che la Croazia intende entrare presto nell?Unione Europea; inoltre Kovacevic ha sostento che ogni paese membro del WTO ha diritto ad invocare le sue “ragioni nazionali” per mettere al bando unilateralmente certi prodotti, anche se non c’e’ prova scientifica definitiva che potrebbero essere dannosi.


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