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Usa: bancarotta per i grandi magazzini Kmart

Si tratta del più grave caso di fallimento di grandi magazzini della storia d'America

di A. Capannini

KMart, una delle più grosse catene di grandi magazzini americani, ha fatto bancarotta. Al secondo posto tra i discount statunitensi, dopo un fine settimana di svendite KMart è collassato definitivamente. Per non soccombere ai creditori KMart ha presentato richiesta di soccorso al ”Chapter 11”, un istituto grazie al quale avrà il tempo di elaborare un programma con il quale tentare di estinguere i debiti.

Si tratta del più grave caso di fallimento di grandi magazzini della storia d’America. La notizia del fallimento è giunta quando il più grosso distributore alimentare utilizzato da KMart, Fleming Companies Inc., ha bloccato le spedizioni a causa di mancati pagamenti. L’episodio è stato decisivo e KMart, che da tempo non riusciva a reggere alla competizione del rivenditore numero uno, Wal-Mart, ha dichiarato bancarotta.

La catena di grandi magazzini ha dunque fatto ricorso al Chapter 11 promettendo di ripagare in un anno 1,6 miliardi di dollari di debiti. KMart ha inoltre assicurato che sarà rispettato quanto garantito dalle fidelity card e dai certificati regalo donati ai clienti, come anche saranno ripagati eventuali creditori.

Garantite anche le pensioni a tutti gli impiegati del discount. Non tutti i 2.114 negozi della catena tra un anno però saranno riaperti: la compagnia intende recuperare 350 milioni di dollari di spese annuali attraverso i licenziamenti e le chiusure dei punti vendita che hanno scarsi profitti.

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