Sostenibilità

Frenare la transizione ecologica è un crimine

Così Leonardo Becchetti, professore di Economia Politica presso l'Università di Roma Tor Vergata e uno dei maggiori esperti di comunità energetiche in Italia. «Le fonti rinnovabili sono diventate talmente convenienti in termini di prezzo da essere molto meno care delle fonti fossili. Ci sono tutte le condizioni per una rivoluzione energetica»

di Redazione

Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica presso l'Università di Roma Tor Vergata, è considerato uno dei maggiori esperti di comunità energetiche in Italia. Da mesi il nostro Paese aspetta che il Governo vari il decreto attuativo che normerà la nascita delle Comunità energetiche rinnovabili. Proprio Becchetti ieri in un tweet è tornato a tuonare sulla transizione energetica. «Con il prezzo dei pannelli solari precipitato a 19 centesimi per watt (ben + giù che in questo grafico) frenare la transizione ecologica è un crimine contro l'umanità. Subito legge sui parcheggi, comunità energetiche e legge sui solai della PMI come proposto da CNA #caldo» ha scritto sul social dell'uccellino l'esperto.

Che cos'è una comunità energetica

Secondo Becchetti le comunità energetiche sono una risposta anche ad un bisogno sociale, quello di costruire comunità e cittadinanza attiva rendendo i cittadini protagonisti attivi della transizione ecologica. I membri della comunità energetica non devono acquistare l’energia che producono e consumano, possono vendere l’eccedenza di quanto prodotto e non consumato al gestore della rete e percepiscono dallo stato un premio per l’autoconsumo.

Questi elementi hanno l’effetto di ridurre il costo delle bollette con benefici sui redditi e risparmi delle famiglie. Le comunità energetiche si fondano su fonti rinnovabili (eolico, fotovoltaico) e dunque sono una risposta alla crisi climatica perché le fonti rinnovabili fanno da 100 a 200 volte meno emissioni di Co2 rispetto alle fonti fossili. Sono anche uno strumento che ci aiuta ad essere indipendenti nell’erogazione momento per momento dell’energia dai Paesi produttori delle fonti fossili che più volte nella storia hanno fatto salire i prezzi portandoci elevati livelli d’inflazione.

Professore, lei chiede una legge sui parcheggi, sulle comunità energetiche e sui solai della Piccole e Medie imprese – Pmi come proposto dalla Confederazione Nazionale delle Imprese Artigiane – Cna. Può spiegare meglio?

«Ci sono tre cose che la politica può fare oggi molto rapidamente generando effetti positivi sulla transizione ecologica e sull’economia. Perché l’altra grande scusa per rallentare la transizione ecologica è che è un bagno di sangue in termini di costi sociali. Invece i costi sociali sono quelli della lentezza della transizione (le migliaia di morti accertate dall’Istat per il riscaldamento climatico e quelle per le polveri sottili ad esempio, per non parlare dei costi drammatici per l’agricoltura derivanti dal cambiamento climatico). Perché non si inizia a fare subito quello che non costa?».

Entriamo nel dettaglio di questi tre rigori.

I parcheggi. «In Francia Macron ha reso obbligatoria nei parcheggi con più di 80 posti l’installazione di pannelli fotovoltaici calcolando un impatto positivo enorme in termini di nuova capacità produttiva di energia installata»

Comunità energetiche. «Il paese è pieno di progetti di comunità energetiche e lo stesso ministro dell’ambiente si è generosamente lanciato in avanti dicendo che nel prossimo futuro ne nasceranno decine di migliaia in Italia. Ma bisogna varare decreti attuativi in ritardo ormai di un anno e due mesi soprattutto per colpa del rallentamento ai tempi del governo Draghi. Dovremmo esserci come diciamo ormai da un po' ma il traguardo non arriva mai»

Pannelli sui tetti. «La Confederazione Nazionale delle Imprese Artigiane ha proposto un credito d’imposta al 50% per l’installazione di pannelli sui tetti delle piccole e medie imprese che ridurrebbe il costo dell’energia rendendole più competitive. Il moltiplicatore tra risorse pubbliche impiegate e impatto in termini di riduzione della Co2 sarebbe enorme».

Come si sta muovendo il Governo?

«Due passi validi ed importanti del Governo sono stati quelli del raddoppio dei membri della commissione di Valutazione d’impatto ambientale che accelera le autorizzazioni per i grandi impianti e il decreto agrivoltaico che concilia coltivazione agricola e produzione di energia. Ma quelli che ho citato sono tre rigori che dobbiamo battere subito».

Spieghiamo bene la prima parte del suo tweet: "Con il prezzo dei pannelli solari precipitato a 19 centesimi per watt frenare la transizione ecologica è un crimine contro l'umanità"

«Le fonti rinnovabili producono a parità di energia generata da 100 a 200 volte meno emissioni di Co2 delle fonti fossili e sono quindi fondamentali per salvare il pianeta dall’emergenza climatica. Un tempo erano care, ora sono diventate talmente convenienti in termini di prezzo da essere molto meno care delle fonti fossili. Ci sono dunque tutte le condizioni per una rivoluzione energetica (che sta avvenendo se ci guardiamo in giro per il mondo in termini di nuova capacità installata) che può cogliere tanti obiettivi positivi contemporaneamente: abbassare i costi delle bollette per le famiglie, i costi di produzione per le imprese e la nostra dipendenza da fonti di energia che hanno scatenato due grandi ondate inflattive (fine anni ’70 col petrolio e oggi col gas)».

Lei parla di crimine contro l'umanità.

«Quasi tutti i paesi del mondo si sono dati l’obiettivo di azzerare le emissioni nette entro il 2050. Ma poi vedo in giro rallentamenti ed ostacoli. È bene avvisare ora che chi lo fa sarà responsabile davanti alle future generazioni e ai futuri elettori. Oggi si parla tanto della commissione d’inchiesta sul Covid ma è facile prevedere che se non facciamo presto e le cose si aggravano in futuro ciò che i giovani giudicheranno della politica di oggi è aver accelerato o aver ostacolato la transizione ecologica».

La foto in apertura è di Pixabay https://pixabay.com/it/photos/girasoli-mulino-a-vento-campo-1853323/

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