Famiglia

Turismo: Cta-Acli, urge ministero

«Anche in Ungheria hanno fatto decollare i buoni vacanza», dice il segretario nazionale Pino Vitale

di Giampaolo Cerri

Per Pino Vitale, segretario nazionale del CTA, il Centro turistico delle ACLI,«l’attuale stagnazione politica, in tema di interventi a favore di tutte quelle imprese che sono state duramente colpite dopo gli attacchi terroristici dello scorso 11 settembre, ha bisogno di un segnale forte. A nome di chi lavora nel settore e del turismo sociale, si sente l’esigenza di avere un interlocutore di serie A, ovvero di un ministero vero e proprio, dedicato al turismo». Nessuna polemica nei confronti del titolare del dicastero di via Veneto, Antonio Marzano, né rimpianti per una struttura burocratica che, ieri come oggi, insediata in via della Ferratella in Laterano, «ha già la dignità di un ministero», ma piuttosto «il desiderio di un ruolo diretto del governo, e di una centralità politica, tale da non far diventare il turismo come l’ultimo argomento da trattare al termine di riunioni che prima hanno al centro dell’attenzione l’industria, il commercio e l’artigianato». Gli argomenti all’ordine del giorno e che ancora chiedono una soluzione sono numerosi, «a partire dall’attuazione della legge quadro, passando per l’assegno vacanze e finendo con il federalismo turistico, quello che dovrebbe vedere le regioni protagoniste». Vitale ha sottolineato, inoltre, che realtà come quelle delle nazioni dell’Est europeo «rischiano di sorpassarci già a breve termine, come luoghi nei quali trascorrere le vacanze, senza dimenticare che in Ungheria sono stati capaci di dar vita a una normativa in tema di buoni vacanza».


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