Lecce, le condoteche di libri che rigenerano condomini e persone

Nel quartiere Stadio di Lecce, grazie all’impegno dell’associazione 167 rEvolution sono state installate le prime 13 condoteche, biblioteche di condominio per promuovere la lettura, rigenerare gli spazi, favorire la socializzazione. Eventi, letture, animazione. I libri diventano protagonisti e sono al servizio della comunità

di Emiliano Moccia

Libri per rigenerare il quartiere, gli atri dei condomini, le persone, per coinvolgere la comunità in un processo di partecipazione e di rinnovamento. Libri da leggere, condividere, donare, far girare, consigliare, prendere in prestito. Libri da consultare mentre si aspetta l’ascensore o si ritira la posta dalla cassetta. Perché le 13 condoteche nate a Lecce sono al servizio di tutta la comunità. Piccole biblioteche di condominio i cui scaffali si trovano all’interno dei palazzi, con 20-30 volumi di vario genere donati dai cittadini o dalla Biblioteca comunale. Succede a Lecce, in Puglia, quartiere Stadio, una zona popolare conosciuta come la 167. E proprio da questa indicazione numerica prende spunto il nome dell’associazione 167 rEvolution che ha spinto e animato questo percorso, germoglio finale del progetto “Lef 167” realizzato attraverso l’avviso Cantieri innovativi di antimafia sociale sostenuti dalla Regione Puglia.

«Il progetto aveva l’obiettivo di riqualificare il quartiere attraverso attività creative per coinvolgere la popolazione. Al termine del cammino, sono state formate 30 donne, che sono diventate punto di riferimento per il rinnovamento di questa fetta di comunità». Antonia Di Francesco è stata presidente dell’associazione 167 rEvolution, oggi guidata da Eugenio Benedetti, mentre adesso è la coordinatrice dell’intervento che ha permesso di avviare «quest’attività rigenerativa e partecipata. Un lavoro che dal 2019 ha portato all’inaugurazione di 13 biblioteche di condominio, e ce ne sono altre in cantiere. Ogni condoteca per nascere ha bisogno di un condomino che faccia da referente, che capisca i gusti letterari dei residenti, le scelte da fare, in modo da poter realizzare una biblioteca personalizzata per il palazzo che la ospita, visto che ogni mese ci sono nuovi libri in arrivo».

Le prime 13 condoteche, quindi, sono nate grazie al progetto “Lecce città che legge”, realizzato con il finanziamento del Centro per il libro e la lettura e promosso dal Comune di Lecce in collaborazione con l’associazione 167 Revolution e Nasca Teatri di Terra. «Sono spazi di socializzazione, di condivisione, di incontro» prosegue Di Francesco. «Organizziamo eventi legati ai libri, promuoviamo la lettura, collaborando con altre associazioni come Nasca teatri di terra o Accademia Mediterranea dell’Attore, che fanno della cultura la loro attività principale.

Via Novara, via Teocrito, piazzale Siena, via Machiavelli. Sono alcune delle vie in cui le condoteche animano la vita dei civici condominiali, invitando i residenti alla lettura delle storie. «E’ stato difficile partire con le prime condoteche» ricorda Di Francesco – perché ci troviamo in un quartiere popolare, dove la gente ha altre esigenze e ci chiedeva di pagare la bolletta o di fare spesa, e non di portare dei libri. Il libro era considerato come qualcosa di superfluo. Ma piano piano è stato superato anche questo scoglio ed i libri si sono messi in movimento, conquistando le persone che sono molto partecipi in questa attività».

Oltre alla promozione dei libri e all’installazione delle condoteche, l’associazione porta avanti a Lecce diversi interventi: «Abbiamo realizzato un apiario urbano di comunità presso la chiesa di San Giovanni Battista, avviato una sartoria sociale ed un laboratorio creativo. Ci occupiamo di benessere urbano e abbiamo organizzato il 167 rEvolution tour, per portare turisti e cittadini alla scoperta di murales, luoghi, tradizione e artigianato. Sono tutte attività rigenerative, che riescono a produrre un piccolo reddito che diventa utile per le persone. Il sogno» conclude Di Francesco «è di costituire una cooperativa di comunità proprio per mettere a sistema tutti questi progetti di rigenerazione e di impatto economico».