Welfare

Ucraina, così venti rifugiate hanno trovato lavoro nella moda italiana

OTB Foundation ha offerto a venti donne ucraine, che hanno già ottenuto il permesso di soggiorno in Italia, tirocini formativi nelle aziende della moda. Chi deciderà di restare nel nostro Paese avrà la possibilità di un’assunzione di lungo periodo

di Sabina Pignataro

Dallo scoppio del conflitto in Ucraina, sono 446 le persone accolte in Italia da OTB Foundation, la onlus del gruppo OTB, il polo di moda internazionale fondato dall’imprenditore Renzo Rosso, a cui fanno capo alcuni marchi, tra cui Diesel, Maison Margiela, Marni.

Dopo una prima fase incentrata sulla gestione dell’accoglienza sanitaria, e una seconda dedicata alla ricerca degli alloggi, la fondazione è impegnata nella terza fase: un progetto di inserimento lavorativo – presso società del gruppo o aziende amiche – di lungo periodo per i rifugiati ucraini. Il programma è stato avviato dopo una mappatura completa da parte di OTB Foundation dei profili professionali delle persone accolte nei mesi passati, per lo più donne con bambini, e prevede l’inserimento delle prime 20 donne (di età compresa tra i 20 e i 45 anni) che hanno già ottenuto il permesso di soggiorno in Italia, e hanno dato la propria disponibilità a partecipare al progetto. I loro bambini invece sono stati inseriti già da subito negli asili e scuole locali per ultimare l’anno scolastico, e in centri estivi per il periodo estivo.

Le esperienze lavorative comprendono aree come amministrazione e contabilità, uffici acquisti, IT e servizi generali in linea con le competenze, le esperienze e le aspirazioni di ciascuno. Si tratta del primo progetto di questo tipo nel settore moda italiano.



L’inserimento lavorativo è partito con un tirocinio formativo e offre a coloro che decideranno di restare nel nostro Paese la possibilità di un’assunzione di lungo periodo con un contratto di assunzione vero e proprio. Il Gruppo OTB sta inoltre favorendo la creazione di sinergie con realtà aziendali del territorio per la ricerca di ulteriori opportunità lavorative e l’inserimento di altri rifugiati.

«È importante accoglierli ma è fondamentale aiutarli a trovare un lavoro, per garantire dignità, indipendenza e la migliore integrazione nella comunità”», ha dichiarato Arianna Alessi, Vicepresidente OTB Foundation

OTB Foundation ha ricevuto da UNHCR il premio “We Welcome” per il proprio impegno nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo di rifugiati ucraini. Non è il primo progetto di integrazione per la Fondazione e il gruppo OTB, che negli anni hanno più volte dimostrato il loro impegno nell'accoglienza e integrazione di rifugiati, come è stato il caso anche durante la recente crisi in Afghanistan e l'arrivo in Italia di richiedenti asilo. Anche Diesel Farm, l'azienda agricola e vitivinicola indipendente di Renzo Rosso, ha ottenuto il premio di Unhcr, per aver accolto e dato un'opportunità lavorativa a rifugiati ucraini.

Foto in apertura @Only The Brave Foundation

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