Mondo

Afghanistan, ecco gli impegni definitivi dei donatori

L'Italia donerà 45 milioni di dollari

di Gabriella Meroni

La prima giornata della conferenza internazionale di Tokyo dei paesi donatori per la ricostruzione dell’Afghanistan si e’ chiusa con un bilancio giudicato molto positivo. La conferenza, cui prendono parte 57 paesi e 22 organizzazioni internazionali, nonche’ il governo provvisorio afgano guidato dal premier Hamid Karzai, ha assicurato aiuti per il primo anno, sotto varia forma, per circa tre miliardi di dollari, somma vicina alla richieste minime del governo afghano e dell’Onu. Ecco gli impegni sottoscritti dai principali donatori, tra i primi dei quali figura l’Ue: – UNIONE EUROPEA: 495 milioni di dollari (550 milioni di euro) nel 2002, 200 dei quali stanziati dalla Commissione e il resto dagli stati membri. – GIAPPONE: fino a 500 milioni di dollari nei prossimi due anni e mezzo, destinati al rimpatrio dei rifugiati, educazione e salute, sminamento. – USA: 296 milioni di dollari per l’anno fiscale in corso, di cui 121 per aiuti alimentari, 72 per assistenza locale e 52 per i rifugiati. – GRAN BRETAGNA: 288 milioni di dollari nei prossimi cinque anni, destinati a ricostruzione e assistenza umanitaria. – GERMANIA: 288 milioni di dollari nei prossimi quattro anni, per progetti di ricostruzione. – ARABIA SAUDITA: 220 milioni di dollari per aiuti umanitari nei prossimi tre anni. – BANCA MONDIALE: ha proposto aiuti 500 milioni di dollari nei prossimi 30 mesi, ma necessita dell’approvazione dei paesi membri. – BANCA ASIATICA PER LO SVIILUPPO: nei prossimi 30 mesi concedera’ prestiti a bassissimo tasso di interesse per complessivi 500 milioni di dollari. – IRAN: 560 milioni di dollari nei prossimi cinque anni, di cui 120 entro il 2003. Contributi arriveranno anche dai seguenti paesi (in milioni di dollari): India 100; Pakistan 100; Spagna 100; Svezia 100; Olanda 68; Canada 61; Corea Sud 45; Italia 45; Norvegia 40; Emirati Arabi 36; Kuwait 30; Francia, 27; Svizzera 20; Turchia 5; Cina 1.


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