Famiglia

Discriminazione: i gay contro la tv italiana

«È razzista», denuncia un omosessuale su tre

di Gabriella Meroni

“Razzista e denigratoria”: due gay italiani su tre condannano senza appello la nostra televisione. Perché, sostiene la maggioranza del campione di un’indagine della testata ”.com”, “per Rai e Mediaset è come se gli omossessuali non esistessero”. Quando poi se ne occupano l’esito sarebbe pessimo, tanto che il 54 per cento degli uomini e donne gay tra i 20 e i 55 anni intervistati, è convinto che i programmi dove si parla di omosessualità siano ”offensivi” o ”fatti malissimo”. In pratica secondo il sondaggio gli omosessuali vengono ”utilizzati” dalla televisione, coinvolti ”solo per fare dell’ironia” o addirittura ”trasformati in macchiette” (35%). Il 14 per cento del campione è convinto poi che l’atteggiamento della tv nei confronti dei gay ”sia ancora permeato da troppi pregiudizi nei confronti di chi è diverso dalla massa”. Solo il 9 per cento si dimostra un po’ più ottimista, dicendosi convinto che la tv italiana ”stia facendo dei tentativi, timidi ma almeno seri per cambiare atteggiamento nei confronti dell’omosessualità”. La situazione non migliora anche quando si parla di personaggi dichiaratamente omosessuali che ”vengono accettati solo se sono disposti a fare i fenomeni da baraccone”. A irritare di più sono gli stereotipi con ”uomini gay sono femminucce e donne gay come veri maschiacci”. Per un omosessuale su cinque non solo quindi la televisione non combatte i pregiudizi ma ne crea addirittura di nuovi con ”programmi ipocriti e assolutamente pieni di disinformazione”  “La tv italiana sembra rimasta ferma a 30 anni fa”, sostengono, chiedendo ”una maggiore presenza e attenzione di temi legati all’omosessualità” e ”un’informazione più corretta e meno denigratoria”. Come? Il 41% degli intervistati propone ”una fiction tutta dedicata all’universo dell’omosessualita”’ mentre il 32% vorrebbe rubriche o programmi di servizio che tenessero conto anche dei loro problemi. Bocciata come ”ghettizzante” invece l’ipotesi di un canale “monotematico”. Infine c’è anche chi vuole vedere presentatori e personaggi più vicini al mondo dei gay, magari alla conduzione di un talk-show (21%) o di un quiz (12%). I personaggi che per ora si dimostrano più attenti alla diversità? Raffaella Carrà (31%), seguita da Leo Gullotta (24%), Maria De Filippi (16%), Alda D’Eusanio (12%) e Alba Parietti (6%). (Fonte: Il Nuovo)


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