Famiglia

Apocalisse in Congo: erutta vulcano, 350mila in fuga

L'Onu riferisce: è un inferno, un'intera area della città di Goma è isolata dal fuoco

di Gabriella Meroni

E’ ormai una situazione apocalittica quella che si e’ creata a Goma a causa dell’eruzione del vulcano Nyiragongo e mentre il bilancio del tutto approssimativo delle vittime e’ fermo a 45 morti, potrebbero essere 350.000 i civili in fuga, secondo il portavoce dell’Onu nella citta’. La terza eruzione, avvenuta stamattina, ha creato un fiume di lava incandescente che taglia in due la citta’ portuale sul Lago Kivu da nord a sud, facendo cosi’ da barriera per la fuga dei civili che non si sono ancora messi in salvo. Goma e’ ormai una citta’ fantasma, riferiscono testimoni oculari citati dall’agenzia missionaria Misna mentre l’intera zona continua ad essere scossa da terremoti avvertibili nel raggio di 200 km. La prima eruzione, quella di ieri, ha aperto la strada ad un fiume di lava che ha divorato sette villaggi e l’aeroporto, il porto, le case, le strade della citta’ gia’ devastata da anni di guerra civile. Non c’e’ piu’ acqua potabile ne’ cibo ne’ luoghi in cui ripararsi. Gli abitanti della parte occidentale della citta’, riferisce l’operatore radio dell’Onu a Goma, sono intrappolati e l’unica via di scampo potrebbe essere raggiungere la localita’ ruandese di Bukavu, sulla sponda sud del lago Kivu, che pero’ e’ infestato da coccodrilli. Senza contare che la zona e’ terreno di razzia delle bande di guerriglieri ribelli. Il portavoce del Programma Mondiale per l’Alimentazione riferisce che le vie di terra verso Gisenyi sono completamente bloccate da auto e gente a piedi che cerca una via di scampo all’inferno di Goma. Nella notte, decine di migliaia di persone hanno dormito sui bordi della strade.


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