Volontariato

Lettera del Forum a Berlusconi: facciamo un patto

Su cooperazione e solidarietà internazionale

di Gabriella Meroni

Un ”patto di programma” che consenta una collaborazione tra istituzioni e societa’ civile per il rilancio della cooperazione internazionale.

E’ quanto chiede il Forum del terzo settore in una lettera inviata al premier Silvio Berlusconi, anche nella veste di Ministro degli Esteri ad interim, nella quale si invoca ”con forza che venga garantito un ambito istituzionale nel quale poter proseguire il confronto e il dialogo che da sempre abbiamo dimostrato di saper mantenere con il Governo ed in particolare con il Ministero degli Esteri”.

Oggi piu’ che mai, sottolinea il Forum, e’ ”urgente ed irrinunciabile riporre una altissima priorita’ nella cooperazione allo sviluppo ed nella solidarieta’ internazionale. Una cooperazione allo sviluppo che sia realmente parte integrante e criterio di orientamento della politica estera del nostro Paese e della Unione Europea si legge nella lettera – e strumento principe nella lotta al terrorismo e nella costruzione di una pace duratura, cosi’ come ribadito nel dibattito politico che ha fatto seguito ai fatti dello scorso settembre nel nostro Parlamento come a livello delle istituzioni internazionali”. Per fare cio’, afferma il Forum ”la legislazione vigente in materia nel nostro Paese, necessita di una urgente riforma che consenta, in continuita’ degli obiettivi di solidarieta’ in essa espressi, l’individuazione di strumenti e meccanismi che valorizzino appieno la soggettivita’ delle organizzazioni e delle associazioni del terzo settore e della cittadinanza attiva del nostro Paese e rendano possibili attivita’ di cooperazione allo sviluppo adeguate ai nuovi scenari internazionali”.

Da qui la richiesta di ”una politica estera efficace nel rispondere ai diritti delle popolazioni dei Sud del mondo ed incisiva nel far fronte allo scandalo della poverta’ che ancora rende schiavi centinaia di milioni di donne e di uomini del pianeta”. Ma anche ”il sostegno ad un sistema Onu riformato alla luce di una maggiore efficienza e democraticita”’. ”La legge finanziaria per l’anno 2002 recentemente approvata dal nostro Parlamento – conclude la missiva a Berlusconi – non sembra corrispondere con misure adeguate all’impegno richiesto ad un Paese come l’Italia inserito nel novero dei Paesi ricchi, ponendolo in una situazione di palese inferiorita’, in quanto a destinazione dei fondi, nei confronti della media degli altri Paesi donatori”.

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