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Legge impresa sociale, incontro al ministero del Welfare
Il Forum del Terzo settore ha presentato oggi al ministro Maroni la propria proposta di regolamentazione del settore
Una proposta di legge per il riconoscimento dell’impresa sociale e’ stata presentata oggi al ministero del lavoro dalle associazioni che operano nel settore. Nel corso di un incontro al ministero del lavoro, al ministro del welfare Roberto Maroni le associazioni aderenti al forum del terzo settore hanno presentato un loro articolato di legge per regolamentare l’attivita’ di tutti quegli organismi non profit che operano nel campo dell’assistenza e del volontariato sociale e che sempre piu’ si configurano come vere e proprie piccole aziende, seppur senza scopi di lucro.
Dell’argomento, Maroni e i responsabili delle associazioni avevano gia’ parlato a meta’ dicembre. Intenzione del ministro, peraltro non osteggiata in linea di principio dalle associazioni del Forum, sarebbe quella di definire la nuova normativa nell’ ambito della delega sul mercato del lavoro. Ma le parti non sono ancora pervenute ad un accordo sulla possibile formulazione di un testo condiviso. Nell’incontro di oggi il Forum ha sottoposto al ministro una propria bozza di legge composta di tre articoli nei quali si prevede che vengano definite ‘imprese sociali’ solo le cooperative sociali e le altre organizzazioni private senza scopo di lucro, dotate di personalita’ giuridica che, ”nell’ambito di settori di utilita’ sociale, esercitano in via stabile e principale attivita’ di produzione e scambio di beni e servizi attraverso la quale realizzare finalita’ di interesse generale”.
La denominazione, comunque sia, secondo la proposta del Forum, deve contenere la dizione ‘Impresa sociale’ oppure ‘Cooperativa sociale’. L’ipotesi di legge elaborata dal Forum prevede che i campi di utilita’ sociale vengano determinati in modo abbastanza rigido, che le imprese sociali non solo non abbiano scopo di lucro, ma non siano controllabili in alcun modo da soggetti pubblici e da imprese con scopi di lucro. Altre norme riguardano l’introduzione di limiti alla remunerazione di tutti i fattori di produzione, allargando il concetto di indistribuibilita’ degli utili. Viene poi previsto l’esercizio di forme di partecipazione e controllo da parte di lavoratori e soprattuto dei beneficiari. Questo a prere del Forum costituisce un elemento caratteristico ed irrinunciabile dell’impresa sociale. Altre norme riguardano la responsabilita’ limitata d’impresa e quella degli amministratori, la regolamentazione dei soci, la tenuta della contabilita’.
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