Famiglia

Sovvenzione Globale Oasis: un bilancio

Parla il presidente di Cosis Stefano Zapponini

di Francesco Maggio

Resi noti i dati definitivi della sovvenzione globale Oasis (Orchestrare Azioni di Sviluppo per le piccole e medie Imprese Sociali), progetto che ha visto impegnate dal marzo 1999 la Fondazione Europa Occupazione e la COSIS S.p.A., per favorire la nascita, il consolidamento e lo sviluppo delle cooperative sociali di inserimento lavorativo e consorzi di cooperative sociali con sede legale ed operatività nelle regioni Obiettivo 1. Dei 136 progetti ammessi in graduatoria, 102 dei quali approvati, 92 progetti sono stati finanziati per un totale di 13,783 milioni di Euro, pari all’81% dell’assegnato UE. ?Sono dati che impongono alcune riflessioni? commenta Stefano Zapponini, presidente di Cosis, ?per la prima volta l’Unione Europea ha riconosciuto la natura imprenditoriale alle imprese sociali inserendole, a pieno titolo, tra le destinatarie delle risorse FESR deputate originariamente allo sviluppo delle PMI. In secondo luogo?, prosegue Zapponini ?occorre considerare che, con questa Sovvenzione Globale, abbiamo sperimentato a pieno titolo la vocazione di merchant bank etica, attraverso la sottoscrizione del capi-tale di rischio delle imprese sociali beneficiarie. L’esperienza di OASIS ha permesso di concretizzare, grazie ai nostri Consiglieri nei C.d.A., sia un ruolo d’animazione ed assistenza a livello locale che di affianca-mento alle cooperative di cui siamo soci nei processi decisionali e ge-stionali. Tutto ciò ha facilitato processi di partecipazione e condivisio-ne delle scelte all’interno delle cooperative o dei consorzi, innescando al proprio interno relazioni più ampie, anche attraverso partnership con altre imprese sociali, di start-up e favorendo soprattutto quelle strutture isolate nella loro operatività. La disponibilità del fondo non è stata raggiunta al 100% perché abbiamo preferito finanziare solo lad-dove tutti i requisiti sociali, formali e patrimoniali stabiliti dal progetto e valutati da un efficace pool di esperti, erano chiari ed inequivocabili. Il progetto?, conclude Zapponini, ?va valutato nella sua interezza sperando che possa essere solo l’inizio di una stretta collaborazione tra Unione Europea e Società come la nostra impegnate nell’ambizioso ma stimolante progetto di garantire al Terzo Settore, ed in particolar modo all’imprenditoria sociale, un reale accesso al credito, tale da consentire un sano sviluppo di questa giovane forma imprenditoriale”.


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