Mondo

Argentina: 100 mln euro per intervento straordinario

Inoltre l'Italia attraverso il Bid (Banca interamericana di sviluppo) sta provvedendo all'assistenza tecnica a studi di fattibilità ambientale argentini

di Paolo Manzo

Cento milioni di euro (oltre 193 miliardi di lire) sono stati stanziati a titolo di ”intervento straordinario in Argentina”. Lo ha annunciato Mario Baccini, sottosegretario agli Esteri con delega per le Americhe. ”Una decisione, ha spiegato, che segue le linee ed i provvedimenti decisi durante la mia visita a Buenos Aires e raccoglie l’impulso dato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in questi primi giorni di interim al Ministero degli Esteri. La decisione, inoltre, dà seguito al messaggio del Presidente della Repubblica Ciampi che assicurava al presidente argentino Duhalde il sostegno da parte dell’Italia”. Dalla Farnesina sono state decise anche le indicazioni per il prossimo Direzionale della cooperazione, con decreto ad hoc nelle scorse settimane è stata riammessa la cooperazione per lo sviluppo con l’Argentina. Dell’intervento urgente straordinario da 100 milioni di euro ”una parte, ha detto Baccini, è destinata ad interventi di prima necessità riferiti ai problemi sanitari: medicine e strutture ospedaliere; l’altra a rimettere in moto il volano dell’imprese italo-argentine”. Oltre al sostegno diretto per 100 milioni di euro, l’Italia attraverso il Bid (Banca interamericana di sviluppo) sta provvedendo all’assistenza tecnica a studi di fattibilità ambientale argentini. ”Sono studi, continua Baccini, indispensabili a far scattare piani di investimento internazionali. Senza questi studi gli argentini non possono chiedere investimenti, ma al tempo stesso ora non hanno fondi per finanziarli”. L’interesse dell’Italia è, ”da una parte affrontare l’emergenza sanitaria immediata; dall’altra rimettere in moto l’economia del Paese e quindi siamo pronti a dare una mano con questi crediti d’aiuto”. Domani, infine, una missione tecnica in partenza per Buenos Aires per coordinare insieme all’ambasciata i provvedimenti decisi concordandoli con il governo argentino.


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