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Anno giudiziario: il punto sulle adozioni
Per il Pg di Cassazione Favara: "Con la nuova legge adozioni legali"
di Redazione
L’introduzione della nuova normativa in tema di adozioni “ha scongiurato il rischio che la coppia all’estero potesse cadere nel mercato illegale ed adottare non un bambino abbandonato, ma rapito ai suoi genitori naturali per essere ceduto, dietro lauto compenso, alla coppia straniera alla ricerca di un figlio”. Il Pg della Cassazione, Francesco Favara, si esprime con favore riguardo alle novita’ che regolano le procedure: “Siamo passati da un?adozione abbandonata alle leggi del mercato ad un?adozione legale, trasparente e garantita. E quest’ultima non puo’ essere una adozione veloce, perche’ e’ un’adozione responsbaile e rispettosa della normativa”. Il magistrato giustifica cosi’ il numero delle adozioni “di molte centinaia inferiore a quello dell’anno precedente”. Una flessione che si spiega “da una parte con i maggiori controlli e dall’altra con il blocco deciso dalla Romania, dalla Russia e dalla Bielorussia, paesi nei quali i nostri concittadini hanno adottato negli anni passati moltissimi bambini”. La conseguenza e’ legata all’attivita’ della Commissione per le adozioni internazionali, istituita con la legge 476/98, per controllare l’osservanza della regolarita’ delle procedure di adozione dei bambini stranieri, ponendo “cosi’ le premesse per aprire la via a nuovi possibili flussi di adozioni attraverso accordi bilaterali con altri paesi”. In definitiva, “lo squilibrio tra numero di coppie dichiarate idonee e numero di coppie che vedono realizzato il loro progetto di genitorialita’ e’ quindi destinato a diminuire”. Per quanto riguarda i minori italiani, in stato d?abbandono, nella relazione si registra “una tendenza alla diminuzione del loro numero e dei relativi procedimenti d?adozione”. Appare, invece, sempre piu’ espansiva la giurisprudenza dei tribunali per i minorenni, specie in materia d?affidamento della prole in pendenza di cause di separazione e divorzio, di contributo al loro mantenimento e di presupposti degli interventi ablativi e modificativi della potesta’ dei genitori. Favara sottolinea come “la giustizia civile minorile rappresenti un settore della giurisdizione caratterizzato da una rilevante tendenza espansiva, dovuta, tra l’altro, all’ampliamento delle competenze civili dei tribunali per i minorenni, originariamente limitate ed omogenee alle funzioni amministrative e penali, tutte convergenti verso l’unitaria finalita’ di assicurare il ‘regolare sviluppo della personalita” del minore”.
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