Formazione
Albania: emergenza fame e freddo
Gli aiuti del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) in un Paese che ha già contato oltre un centinaio di morti per freddo e fame
di Redazione
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) sta
predisponendo un ponte aereo per trasportare da domani aiuti di emergenza a circa 140.000 sfollati nella parte nord-orientale dell’Albania, colpita da gravi carenze di cibo, acqua ed energia elettrica, a seguito della peggiore tempesta di neve che si sia abbattuta sul Paese negli ultimi vent’anni.
In diverse aree dell’Albania, l’accesso è impedito dalla neve e dal
ghiaccio; cinque persone sono già morte per il freddo in diverse regioni
montane, fra cui Chukkas, Shkodra e Lezha.
Condizioni meteorologiche permettendo, gli aiuti (350 tonnellate di farina)
verranno inviati con l’ausilio di elicotteri militari albanesi, allo scopo
di tamponare rapidamente le necessità alimentari degli sfollati. “La
situazione è molto difficile, al punto da rendere necessario un intervento
immediato del WFP”, ha dichiarato Saeed Malik, Direttore del WFP per
l’Europa dell’Est.
Dopo il disastro, il 7 gennaio, il governo ha dichiarato lo stato di
emergenza. Questa calamità colpisce l’Albania mentre il Paese balcanico, che ha messo fine nel 1990 a 44 anni di regime comunista, lotta per sconfiggere un alto tasso di disoccupazione e per sviluppare un’economia ancora largamente dipendente dall’agricoltura. Nel 1999, l’Albania venne raggiunta da un’ondata di profughi durante la crisi del Kosovo, quando divenne uno dei maggiori beneficiari degli aiuti di emergenza del WFP.
Quest’anno, i programmi di aiuto del WFP dovranno passare dall’assistenza di emergenza allo sviluppo, ad esempio nel campo della riforestazione e attraverso progetti di “Cibo in cambio di lavoro”.
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