Salute

Sanità: scontro tra Sirchia e associazioni sulle “banche del sangue”

Le associazioni contro ogni privatizzazione, il ministro replica "il privato non è il demonio"

di Redazione

Il sangue e’ un bene prezioso, e dev’essere gestito da volontari e dall’ente pubblico. Sarebbe un assurdo che ci fosse la donazione gratuita e poi il sangue fosse fonte di mercato. A rifiutare ogni ipotesi di privatizzazione delle ‘banche del sangue’ è Dario Cravero, coordinatore del Civis (Coordinamento delle Federazioni e associazioni donatori di sangue), che si dice preoccupato dopo le dichiarazioni rilasciate oggi dal ministro della Salute, Girolamo Sirchia. ”Sembrano confermare le voci che ci erano arrivate. Rispettiamo l’idea personale del ministro, che pero’ non fa parte del ‘pacchetto’ delle nove proposte di legge che anche il suo partito ha presentato in questi giorni. Ribadiamo che l’Ente pubblico a tutti gli effetti deve essere l’unico a raccogliere, lavorare e distribuire il sangue”. Una ”garanzia di sicurezza e serieta”’ contro lo spettro che dai donatori si passi ai ‘datori di sangue’. ”Abbiamo paura -dice infatti Cravero- che la figura del donatore gratuito e volontario, se entrano in campo i privati, possa sfiorare i confini del mercato. Il servizio pubblico e’ piu’ serio e trasparente, come ribadira’ presto una direttiva europea in preparazione, in cui si sottolinea la volontarieta’ e gratuita’ del donatore e del servizio pubblico che lo raccoglie”. Solo sulle proposte di legge concordate si deve andare avanti, sostiene il coordinatore del Civis, per il bene di tutti. ”Non ho ancora letto il nuovo testo, ma combatteremo ogni altra novita’ -avverte Cravero- se contrasta con i nostri principi” L’allarme dei medici trasfusionisti e delle associazioni del volontariato sucitato da alcune dichiarazioni di Sirchia che oggi ha dichiarato: “Presto ci sara’ un nuova legge trasfusionale, ormai quasi pronta. Ma la collaborazione tra pubblico e privato in questo campo e’ una delle possibilita’ che rientra nella logica di Governo”, ha detto il ministro della salute Girolamo Sirchia a margine della presentazione del progetto di una rete di centri di eccellenza in oncologia, sottolineando che “il privato non è il demonio. Le associazioni non si preoccupino, non c’è ragione perche’ vengo – ha aggiunto Sirchia – da quel mondo, dal centro trasfusionale di Milano, tra i migliori in Italia”. Il testo della nuova legge dovra’ passare, ora, attraverso il confronto con le forze politiche, le Regioni e le associazioni.


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