Formazione

Cala la violenza negli stadi

Secondo i dati diffusi dal ministero dell'Interno. I maggiori incidenti si verificano durante le gare delle serie minori

di Gabriella Meroni

Funziona la nuova legge contro la violenza negli stadi. La prima fase della stagione calcistica, 20 giornate tra campionato e coppa, registra infatti un calo generalizzato di incidenti e feriti, mentre aumentano gli arresti e soprattutto i divieti di accesso agli stadi. Risultati ”importanti”, commenta con soddisfazione il ministro dell’Interno Claudio Scajola, che per l’occasione ha riunito al Viminale in conferenza stampa tutti i protagonisti: il ministro della Giustizia Roberto Castelli, il sottosegretario con delega allo Sport Mario Pescante, il presidente della Federcalcio Franco Carraro e quello del Coni Gianni Petrucci, assieme ai vertici delle forze dell’ordine. Ed ecco i dati che inorgogliscono il governo. Gli incidenti con feriti sono diminuiti del 21% (da 96 episodi della passata stagione agli attuali 76), mentre un calo del 12% si registra per gli incidenti con danni e addirittura dell’81% per quelli con i lacrimogeni. Segno meno anche per il numero di feriti: -60% tra le forze dell’ordine, -25% tra i civili. Dell’87% sono aumentati invece gli arresti (da 60 a 112), del 16% le denunce e del 151% i divieti di accesso agli impianti sportivi. Ma le violenze non sono diminuite solo negli stadi. In calo infatti sono anche i danni causati dalle tifoserie sui treni (113.620 euro nelle prime 20 partire di campionato, in tutta la passata stagione sono stati 542.279 euro) e negli autogrill (un fenomeno, quest’ultimo, ”quasi scomparso”, osserva Scajola). Sono diminuiti anche gli uomini delle forze dell’ordine impegnati durante le gare: 11.000 quelli per ogni giornata dello scorso campionato, 10.550 nelle prime 20 giornate di questa stagione, che hanno viste impegnate in totale 9.000 unita’ in meno. I maggiori incidenti si verificano durante le gare delle serie minori (43 tra la serie C e D, a fronte dei 18 in A e dei 19 in B) e soprattutto al meridione (51%, contro il 35% delle regioni centrali e il 14% di quelle settentrionali). I romanisti guidano invece la classifica delle tifoserie che si sono rese protagoniste di ripetuti episodi violenti (7 episodi), seguiti da quelli del Catania (5) e del Palermo (4).


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