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Razzismo: Houellebecq a giudizio

Lo scrittore, al centro di roventi polemiche in Francia per il suo romanzo "Plateforme", dovrà comparire il 5 febbraio davanti ai giudici

di Benedetta Verrini

Il prossimo 5 febbraio lo scrittore Michel Houellebecq, in testa alle classifiche francesi per il discusso romanzo “Plateforme”, dovrà comparire davanti ai giudici del Tribunale di Parigi per rispondere dell’accusa di razzismo e di incitamento all’odio religioso e razziale.
Al centro delle accuse c’ è una sua inequivocabile affermazione, pronunciata in settembre durante un’intervista alla rivista letteraria Lire: “Odio i seguaci di Maometto, la loro religione è la più stupida e pericolosa esistente al mondo”. Michel Houellebecq era già stato duramente criticato da diversi intellettuali e scrittori, tra cui Tahar Ben Jelloun, che avevano giudicato “Plateforme” un’opera razzista, in cui la finzione letteraria non poteva giustificare la durezza e la falsità di molte posizioni contro gli islamici e la cultura araba. Le frasi di Houellebeq ora sembrano avallare queste accuse: l’autore di “Le particelle elementari”, “Estensione del dominio della lotta” e di “Piattaforma” è stato infatti citato in giudizio da rappresentanti di quattro comunità musulmane in Francia, tra cui la moschea della capitale e di Lione.

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