Formazione
Confagricoltura, bene etichettatura ma non basta
La Confagricoltura chiede che le disposizioni siano accompagnate da sanzioni adeguate e controlli rigorosi per un'effettiva tutela del consumatore e del produttore
di Paolo Manzo
L’obbligo di etichettatura della carne bovina, entrato in vigore il primo gennaio scorso ”è un passaggio importante ma non esaustivo”.
A sottolinearlo è la Confagricoltura del Piemonte che chiede che le disposizioni siano accompagnate da sanzioni adeguate e controlli rigorosi per un’effettiva tutela del consumatore e del produttore.
A questo proposito la Federazione degli agricoltori piemontesi invita ad usufruire della facoltà di apporre in etichetta notizie aggiuntive al fine di maggiore chiarezza e informazione ”in un quadro di affidabile vigilanza da disporre al più presto”.
”La premessa essenziale per l’identificazione degli animali sia a fini sanitari sia economici, scrive la Confagricoltura piemontese in una nota, è una funzionale anagrafe zootecnica sulla base del decreto interministeriale che il Governo ha varato a fine 2001.
Il ministro dell’agricoltura ha provveduto per la parte di sua competenza, ora occorre che gli altri ministri interessati, salute, affari regionali e innovazione tecnologica, consentano il varo delle disposizioni per il definitivo decollo dell’anagrafe”
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