Welfare

Mauritania, la schiavitù è viva?

Sciolto il movimento di Action pour le changement che rappresentava i neri discendenti degli schiavi. Il suo leader: vogliono coprire alcuni traffici

di Giampaolo Cerri

La schiavitù resiste in Africa. Il leader Action pour le changement, Messaoud Ould Boulkheir, denunciando nei giorni scorsi lo scioglimento del suo movimento, ha dichiarato che alcune pratiche schiaviste sopravvivono nel Paese, malgrado le leggi del 1981 che le mettevano al bando. Boulkheir mette in relazione la messa al bando del suo movimento con la volontà, da parte dell’attuale governo, di mettere a tacere una voce di denuncia. Ac in effetti raccoglie il consenso di una vasta parte della popolazione nera, discendente proprio dagli schiavi che i negrieri mauritani recavano nel Paese. La Mauritania è nota per la durezza con cui regola i rapporti politici interni: nel ottobre del 2000, era toccata all’Unione delle forze democratiche e al suo leader Ould Cheikh Melaïnine, arrestato all’alba dalle truppe speciali con tutti i suoi familiari e di cui non si sono più avute notizie.


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