Welfare

Turchia: salgono a 82 i detenuti morti per sciopero fame

L'ultima vittima è Zeynal Karatas, 23 anni, in carcere per motivi politici

di Gabriella Meroni

Lo sciopero della fame dei prigionieri turchi e dei loro parenti per protestare contro il regime carcerario a isolamento rafforzato ha fatto un’altra vittima nella notte tra sabato e domenica, si e’ saputo oggi dall’Associazione turca dei diritti dell’uomo (Ihd).

Zeynal Karatas, 23 anni, e’ morto nella prigione di ”Tipo F” – contro le quali e’ diretto lo sciopero della fame – di Tekirdag (nord-ovest della Turchia) dopo un digiuno durato ”molti mesi”. Era in prigione dal dicembre 2000 per appartenenza a un’organizzazione clandestina di estrema sinistra, il Tkp-Ml, il Partito comunista-marxista leninista turco. Oltre alle vittime di questo sciopero della fame ”fino alla morte”, in cui gli scioperanti si nutrono solo con un po’ di acqua e zucchero, quattro persone sono state uccise durante un assalto della polizia in alcune case di Istanbul che ospitano scioperanti della fame, e altri quattro detenuti si sono dati fuoco per protestare contro questa incursione.

Il movimento di sciopero della fame, iniziato nell’ottobre 2000, ha causato fino a oggi la morte di 82 detenuti e parenti, compresi i 30 prigionieri uccisi durante un assalto della polizia nel dicembre 2000 nelle prigioni turche per cercare di rompere il fronte dello sciopero e in cui sono morti anche due gendarmi.

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