Mondo

India e Pakistan: Blair tenta mediazione

Oggi il premier britannico sarà a Islamabad per un colloquio con il presidente pachistano

di Emanuela Citterio

Continua la crisi fra Pakistan e India. E anche le iniziative per evitare che esploda la guerra fra le due potenze nucleari dell’Asia meridionale. Oggi il premier britannico Tony Blair andrà ad Islamabad per un colloquio col presidente pachistano Pervez Musharraf. Domenica a New Delhi ha incontrato il premier indiano Atal Bihari Vajpayee invitando India e Pakistan a risolvere con il dialogo “tutti i problemi bilaterali, incluso quello del Kashmir”. Blair ha anche dichiarato che la comunità internazionale auspica che “un processo politico prenda il posto della violenza, del terrorismo e dell’estremismo”. Le relazioni fra i due Paesi rimangono tese. Piuttosto deludente anche il risultato degli sforzi diplomatici nell’ambito del vertice della Saarc (Associazione dell’Asia del sud per la cooperazione economica), conclusosi domenica a Kathmandu (Nepal): tra il presidente pachistano e il premier indiano solo strette di mano e una breve chiacchierata informale ma di fatto nessun incontro negoziale. Le relazioni tra i due Paesi sono precipitate in seguito all’attacco, il 13 dicembre scorso, al Parlamento indiano da parte di un gruppo di terroristi filo-pachistani. Intanto nel Kashmir, la regione indiana rivendicata dal Pakistan, si continua a sparare. Domenica, le autorità di New Delhi hanno affermato che la propria contraerea ha preso di mira un aereo-spia radiocomandato pachistano. Immediata la smentita di Islamabad che ha definito le affermazioni “propaganda senza fondamento”. Sempre secondo New Delhi, l’aereo-spia era penetrato in territorio indiano per otto circa chilometri ed è stato colpito mentre sorvolava il distretto di Poonch.


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