Damiano Tommasi

La sinistra, le urgenze sociali, la mia Verona

di Giampaolo Cerri

Prossimo ai 100 giorni di sindacatura nella città dell'Arena, l'ex-campione della Roma e della Nazionale si racconta in un'intervista. E sul prossimo governo dice: «Spero ci sia ancora un ministero dello Sport». Ascolta il podcast

Essendo stato eletto il 27 giugno scorso, trionfalmente, come sindaco civico alla guida di uno schieramento di centrosinistra, Damiano Tommasi è ormai prossimo al giro di boa dei primi 100 giorni di amministrazione comunale scaligera.

Lo abbiamo intervistato per parlare certo della sua città ma anche dei molti contesti sociali che lo vedono spesso impegnato, come la "comunità educante" e la non violenza, e ai valori a cui non rinuncia. «Sono convinto», racconta, «che ci sia un modo non violento di fare politica».

E naturalmente non poteva mancare a questo conversazione un riferimento alla situazione politica attuale, visto il travaglio vissuto dalla sinistra italiana, dopo la sconfitta elettorale del 25 settembre scorso.

«Il Pd, non aggregandosi, è stato penalizzato più dalla legge elettorale che dagli elettori», osserva il sindaco, «e ora, come tutta la sinistra ma anche tutta la politica, deve ripartire dalla fase di ascolto e soprattutto dalla consapevolezza che condividendo i percorsi si possono dare risposte ai cittadini. Un uomo solo al comando è una soluzione affascinante», prosegue Tommasi, «ma, con la pandemia, ci siamo resi conto che non è la via per risolvere le questioni. È trovando e mettendo al centro i problemi, discutendoli per trovare le soluzioni, che si fa politica».

Sul prossimo governo, dice: «Mi auguro fortemente che permanga un ministero dello Sport, perché è un grande riferimento politico ed è anche un messaggio che si dà alla comunità, di dare valore nazionale, per il Paese, a un'attività che, aldilà dell'indotto economico, delle persone che coinvolge, dei volontari che mobilità, è tessuto sociale, à comunità e, nelle piccole realtà, è un'impalcatura delle relazioni che tengono vive le comunità stesse. Mi auguro che il prossimo esecutivo veda un ministro o una ministra dello Sport perché è l'unico modo per mantenerne la centralità del valore sociale»

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La foto è in apertura è di L. Bovio, mentre qui sopra è di Mauro Mattei, entrambe per Agenzia Sintesi.

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