Cultura

Argentina, vescovi si appellano a popolo

Un messaggio del primate Karlic rilanciato dall'agenzia cattolica Fides

di Giampaolo Cerri

“Siamo perplessi ma non senza speranza, perché Dio è fedele e non abbandona i suoi figli”: lo afferma l’arcivescovo di Paranà e Presidente della Conferenza episcopale argentina, mons. Estanislao Karlic, in un comunicato diffuso all’inizio del nuovo anno a nome dell’episcopato. “Il popolo argentino assiste stupito agli avvenimenti che hanno mostrato l’enorme profondità della crisi morale, che si manifesta nell’economia, nella politica e in tutta la cultura. Le successive rinunce dei presidenti della nazione mostrano l’estrema gravità della situazione ed il pericolo dell’anarchia”. Di fronte a questa situazione, i Vescovi lanciano un forte appello alla responsabilità del popolo argentino e in particolare della classe politica: “E’ necessario rinunciare a interessi personali o di partito, che non corrispondono alla dignità della vocazione politica”. I dirigenti di cui ha bisogno il paese devono essere disposti a fare sacrifici, a cercare il bene di tutti e di ciascuno. “Tutto il popolo si senta protagonista nella costruzione della nuova Argentina, e rigetti la tentazione dell’odio e della violenza. E’ sempre più urgente che tutta la nazione si metta al lavoro su alcuni punti fondamentali che si trasformino in politiche di stato indiscutibili, che abbiano come soggetti privilegiati i poveri, gli infermi, i pensionati, i disoccupati”. Il messaggio si conclude con l’invito ad una preghiera umile e incessante, nella certezza “che solo Dio salva l’uomo e i popoli”, e con l’augurio che il nuovo anno renda tutti costruttori di pace, che è “dono di Dio e opera degli uomini”.


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