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Terrorismo: ala militare di Hamas apre sito web

Prima di tutto si avvertono i navigatori di non scrivere mai il proprio vero nome. Secondo: tutte ''le e-mail ricevute saranno immediatamente eliminate dal server''...

di Paolo Manzo

Prima di tutto si avvertono i navigatori di non scrivere mai il proprio vero nome. Secondo: tutte ”le e-mail ricevute saranno immediatamente eliminate dal server”.

È il sito web ufficiale di Iz al-Kassam, l’ala militare di Hamas, nato pochi mesi fa insieme ad altri della Jiahad islamica e del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

I siti pubblicano fotografie e storia dei terroristi uccisi nelle missioni suicide e ospitano chat tra gli attivisti delle organizzazioni.

Un forum è stato chiuso da poco dall’Autorità Palestinese, ed il dibattito tra alcuni attivisti di Hamas sulle ultime azioni terroristiche è ora pubblicato dal nuovo numero della rivista di cultura ebraica ‘Shalom’.

Il responsabile del sito, che si fa chiamare Raid Ashour, discuteva infatti ”dell’impiego di armi chimiche negli attacchi terroristici di Hamas”. E, ad un navigatore che chiedeva come mai Hamas non usi ”gas tossici” negli attacchi contro Israele,il responsabile del sito ha risposto che ”non ci sono problemi tecnici.

Il problema sarebbe piuttosto la risposta potenziale di Israele. Non possiamo ignorare, ha detto Ashour, che possiede armi nucleari”.

Secondo i dati forniti dal sito web, e riportati da ‘Shalom’, Ashour ha 26 anni e vive a Beit Hanoun, nella striscia di Gaza, ha studiato ingegneria elettronica in Turchia ed è uno degli ospiti più assidui della chat room ‘missioni suicide’ del sito.

Appena inaugurato, ha ospitato inoltre il dialogo tra i navigatori e lo sceicco Salah Mustafa Shahada, uno dei fondatori di Hamas, considerato uno dei capi militari dell’ala militare dell’organizzazione.

In alcuni stralci di conversazione lo sceicco ha chiesto donazioni per Hamas, spiegando che un proiettile per Kalashnikov costa tre dollari e un proiettile per F-16 ne costa la metà.

Mentre ha puntualizzato che l’organizzazione non possiede missili anti-aereo e anti-carro ”perché i costi sono troppo elevati”.

Fino a quando il sito non riaprirà, i navigatori sono in contatto tra loro attraverso il notiziario del sito di Hamas che è diventato un punto di riferimento per le varie organizzazioni in lotta contro l’Autorità palestinese.

Molte informazioni immesse nella rete riguardano gli attacchi americani in Afghanistan, e le ordinanze religiose di denuncia emesse da Egitto e Arabia Saudita sugli attacchi terroristici in Israele.

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