Formazione
Profitti dalla morte: Insider trading e 11 settembre
Tom Flocco, parla dell'Insider Trading: persone che posseggono informazioni riservate e fondamentali e che possono influire sul prezzo di un titolo quotato
di Redazione
L?attività di trading svolta da un insider è considerata illegale essendo un abuso di informazioni privilegiate. Il 9 ottobre, da From the Wilderness (FTW) è uscita una storia sull?insider trading collegata agli attacchi dell?undici settembre al World Trade Center che ha risvegliato polemiche in tutto il mondo.
In quella storia avevamo segnalato come l’Istituto israeliano Herzliyya per l?antiterrorismo avesse documentato che individui sconosciuti, con esatta previsione degli attacchi, avevano comprato un numero insolitamente grande di opzioni put (diritti di vendita di determinate azioni ad un prezzo prefissato, particolarmente redditizie in momenti di calo dei rendimenti dei corsi azionari, ndr) di American e United Airlines, poco prima degli attacchi.
Altre aziende duramente colpite dall?insider trading sono state la Axa Re(settore assicurativo) e Munich Re, così come i giganti americani dell?investimento, Merrill Lynch e Morgan Stanley.
Le opzioni put sono essenzialmente una scommessa sul fatto che il prezzo di un titolo cadrà bruscamente. Il venditore, avendo stipulato un contratto a tempo con un compratore, non ha bisogno di possedere le azioni quando acquista il contratto. Compra un diritto, nel caso delle put, un diritto di vendita.
Di conseguenza, se un possessore dell’opzione put ha un contratto per vendere il venerdì azioni dell?American Airlines per 100 dollari (è un esempio, ndr) e il titolo crolla a 50 dollari il mercoledì precedente, il possessore ?fortunato? può comprare le azioni il mercoledì e venderle il venerdì in scadenza, raddoppiando i soldi investiti.
La controparte del contratto (il detentore della corrispettiva azione call, ndr) ha invece l?obbligo di comprare le azioni al prezzo concordato in precedenza, nell?esempio a 100 dollari. Anche se il prezzo è precipitato a 50 dollari?
La banca che gestisce la transazione come mediatrice (emettendo lei le opzioni call e put), è l’unico soggetto che conosce le identità di entrambe le parti. FTW ha rivelato che il braccio d?investimento A.B. Brown del gigante bancario Deutschebank/A.B Brown era stato diretto sino al 1998 dall’uomo che ora è il direttore esecutivo della Cia A.B. ?Buzzy? Krongard.
Ma Krongard è solo un nome tra i tanti nella lunga storia delle interconnessioni tra la Cia e i mercati finanziari mondiali.
Abbiamo anche discusso, dettagliatamente, delle prove che indicano come la Cia e gli altri servizi segreti controllino in tempo reale la compravendita delle azioni, allo scopo di identificare gli attacchi potenziali che potrebbero danneggiare l’economia degli Stati Uniti.
La storia originale di FTW la potete trovare qui.
I critici del resoconto di FTW, non avendo letto nessuna delle cinque storie collegate che riprendono un pezzo dell?ottobre del 2000 sul software Promis, hanno sostenuto che non avevamo fatto collegamenti appropriati per stabilire una qualsiasi colpevolezza.
Ma noi sapevamo che le connessioni c’erano tutte, che il nostro caso aveva basi d?informazione ben fondate e solide, che nuove prove non sarebbero state taciute a lungo.
Ora, il reporter investigativo Tom Flocco scava in profondità e colpisce il guadagno sporco in una serie di reportage suddivisa in tre parti, che rivela non solo i collegamenti più profondi fra Cia, Wall Street e l?insider trading dell?undici settembre, ma svela anche che un dirigente chiave della Deutschebank, americano, è diventato, proprio a poche settimane dagli attacchi, un detenuto condannato.
Il suo crimine: cospirazione per riciclare i soldi della droga al fine di organizzare l’acquisto delle armi degli Stati Uniti, in collaborazione con due pakistani che hanno anche tentato di acquistare componenti per bombe nucleari, da parte di terroristi fondamentalisti islamici.
La Cia non nega il controllo degli stock azionari fuori dagli Stati Uniti
In una telefonata di risposta della Cia, il portavoce per la stampa Tom Crispell ha negato che la Cia stesse controllando “in tempo reale” le attività finanziarie dei mercati derivati (le opzioni) all’interno dei confini degli Stati Uniti prima dell?undici settembre, usando software come il Prosecutor?s Management Information System (Promis).
“Ciò sarebbe illegale. Noi lavoriamo soltanto fuori degli Stati Uniti”, ha chiarito il funzionario della Cia. Tuttavia, una volta chiestogli se la Cia stesse usando Promis fuori dai confini Usa per controllare i mercati finanziari mondiali per scopi di sicurezza nazionale, Crispell ha risposto “non posso in alcun modo conoscere quali operazioni stiamo conducendo fuori del Paese”.
L?approfondita cronaca dei media conferma che gli investitori della Deutschebank-A.B. Brown e altri enti del mondo finanziario possono aver profittato di una conoscenza previa degli attacchi, avendo acquistato proprio prima dell?undici settembre quantità sproporzionate di contratti d?opzioni put delle due linee aeree Usa colpite e di assicurazioni e compagnie d’investimento mobiliare legate ad esse.
Tutte queste aziende hanno sofferto perdite serie dagli attacchi dell?11 settembre e le quotazione delle loro azioni sono crollate bruscamente. La conferma che la Cia e/o altre agenzie d?intelligence Usa stessero controllando i mercati finanziari ed avessero notato questi ?strani? scambi prima degli attacchi, avrebbe delle implicazioni sconvolgenti per migliaia delle famiglie delle vittime.
Il funzionario della Cia, inoltre, ha rifiutato di commentare le capacità reali di Promis.
Il software altamente tecnologico è stato descritto come un sistema che “connette con tutta i database… la polizia può immettere il nome di un presunto terrorista o il numero della sua carta di credito ed il software fornirà i particolari dei movimenti della persona attraverso gli acquisti…”, secondo un articolo del Toronto Sun dell?undici ottobre 2001.
L’importanza di Promis deriva dal fatto che è non solo capace di collegarsi, mediante interfaccia, ad un’ampia varietà di database nei differenti linguaggi di programmazione e poi integrare i dati, ma è anche stato modificato a scopi d?intelligence.
È stato poi venduto al mondo intero dalle agenzie di spionaggio, tramite intermediari a banche d?investimento desiderose delle sue potenzialità, per certi versi uniche.
Ma una modifica chiave per agenzie quali la Cia e il Mossad e non svelata alla maggior parte degli utenti, è l’esistenza di una “porta posteriore” segreta che permette, a chi è in possesso dei codici giusti, di entrare nelle basi di dati, ?sistemare? e/o alterare le informazioni ed uscire senza lasciare traccia.
Promis è stato pubblicizzato in lungo e in largo come uno strumento utile per i mercati finanziari mondiali, a causa della relativa versatilità nel facilitare le transazioni internazionali.
Gettando ulteriori sospetti sul monitoraggio della Cia sulle transazioni azionarie prima dell?undici settembre, il quotidiano canadese ha rivelato che la polizia Usa ha detto che molti dei sospetti terroristi sono stati arrestati (e incarcerati) “mediante l?uso delle conoscenze tecnico-scientifiche del software per computer Promis”.
Nel mese di marzo del 2000, il direttore della Cia George J. Tenet, ha detto al Senato che il gruppo di Osama Bin Laden (Al Q’aeda) “stava abbracciando le opportunità offerte dai recenti progressi della tecnologia informatica”.
Un servizio di Fox News e parecchi di FTW, hanno reso noto a novembre che si credeva che anche Osama Bin Laden avesse il software.
Il problema del controllo della Cia sulle transazioni azionarie segue a ruota quello di dettagliati reports, che indicano come gli investigatori stiano indagando con attenzione sull’insider trading e i profitti post undici settembre. Stimati in circa dieci di milioni di dollari, parte dei quali (quasi 3 milioni di dollari Usa….) un misterioso investitore della Deutschebank deve ancora incassare.
Una promessa è una promessa
Crispell ha anche rifiutato ogni commento una volta chiestogli se il Dipartimento del Tesoro o l?Fbi avevano interrogato il direttore esecutivo della Cia nonché ex-direttore generale della Deutschebank-A.B. Brown, A.B. “Buzzy? Krongard, in merito al controllo da parte della Cia dei mercati finanziari, tramite l?uso di Promis e sulla sua posizione passata come supervisore “dei rapporti con i clienti riservati”.
Lunghe relazioni, compreso un articolo del 28 settembre 2001 pubblicato dal quotidiano Asian Wall Street Journal e uno del dieci ottobre 2001, pubblicato dal The Guardian, indicano che gli investigatori stanno controllando i presunti legami della Deutschebank con “servizi personalizzati bancari a sauditi”, conti bancari di terroristi e 2,5 milioni di dollari di profitti non ritirati in seguito all?acquisto di opzioni put su United Airlines (UAL).
Tuttavia, nessun attestazione del governo ha mai fatto riferimento all?uso presunto da parte della Cia del software Promis prima degli attacchi.
In una recente conversazione telefonica, quando gli sono state chieste notizie sui presunti legami di terroristi alla Deutschebank e al presunto monitoraggio della Cia sulle transazioni azionarie prima degli attacchi mediante il software Promis, il portavoce del Ministero del Tesoro Rob Nichols ha rimarcato che “questa è una questione chiaramente d’interesse, utile per porsi delle domande in merito ai conflitti di interesse?”.
Tuttavia, la ricerca di notizie indica che nessun membro del Congresso ha posto pubblicamente la questione: se i ricchi cittadini sauditi collegati al terrorismo abbiano partecipato o meno alle operazioni riservate dei clienti della Deutschebank-Alex Brown.
Osama bin Laden e quasi tutti i presunti dirottatori dell?undici settembre sono di nazionalità saudita.
Inoltre, nessun membro del Congresso ha espresso pubblico interesse nel chiedere a Krongard se la Cia fosse interessata o meno a monitorare “in tempo reale” le transazioni azionarie prima degli attacchi, usando il software Promis, anche all’estero.
Michael Ruppert, redattore ed editore del bollettino dell?FTW, ha avuto un colloquio sia alla Camera che in Senato per la sua conoscenza sui funzionamenti segreti ed illegali della Cia.
Ha detto recentemente che “è ben documentato che la Cia abbia controllato a lungo le transazioni sospettose o insolite, in tempo reale, come gli avvertimenti potenziali di attacchi terroristici ed altre mosse economiche contrarie agli interessi degli Usa”.
Ruppert è stato il primo a precisare dopo l?undici settembre che il direttore esecutivo ?Buzzy? Krongard della Cia ha ampi legami con la Deutschebank-A.B. Brown.
Ruppert ha anche aggiunto, “ci sono prove chiare ed evidentissime che un certo numero di transazioni nei mercati finanziari hanno rivelato una conoscenza previa [criminale] e specifica degli attacchi dell?undici settembre… e la società che è stata usata per collocare sul mercato opzioni put proprio sulle azioni della UAL (United American) era, sino al 1998, diretta dall’uomo che è ora nella posizione di numero tre alla Cia?”.
Ruppert ha inoltre confermato che due chiamate del 17 ottobre all?Fbi sono state di persone che hanno rifiutato di dare le loro generalità, dopo avere rivelato che “l?Fbi aveva interrotto l’uso del software Promis”.
Inoltre, il 24 ottobre, il portavoce del Dipartimento di giustizia Loren Pfeifle, ha rifiutato di rispondere a ogni domanda sul dove, come o quando Promis era stato usato e dicendo solo che “posso confermare che il Dipartimento di giustizia ha interrotto l’uso del programma”.
E questo dopo circa 17 anni di assicurazioni da parte dell?Fbi e del Dipartimento di giustizia, in tribunale e sotto giuramento, di non aver mai usato il software in questione durante l?applicazione della legge o le attività d?intelligence…
L’attuale importante posizione di Krongard nel servizio segreto Usa, unita alla sua precedente direzione di un’istituzione finanziaria presumibilmente collegata ai conti bancari dei terroristi dirottatori [si veda la parte II], i contratti di opzioni put UAL sospetti e “le operazioni bancarie riservate” sono così controverse che, sinora, non è ancora venuta fuori nessuna indagine ufficiale.
Ciò premesso, le prove sono sufficientemente sostanziose, sempre se il Congresso sceglierà di agire. E mentre Rob Nichols, funzionario del Dipartimento del Tesoro si è detto d’accordo che il conflitto d?interessi permane, il Direttore esecutivo della Cia è ancora sotto la supervisione degli investigatori dell?intelligence Usa per l?incarico ricoperto nella sua ex compagnia e le sue ” operazioni bancarie riservate”.
La Reuters ha riportato che Krongard “era [anche] coinvolto nel portare avanti la sua esperienza alla Cia per investire in società ad alta tecnologia, con l?obiettivo di acquisire tecnologia innovativa per uso proprio”.
Commentando la capital joint venture della Cia nella In-Q-Tel, cominciato nel 1999 per incoraggiare lo sviluppo delle tecnologie del settore privato a scopo d?intelligence, Krongard disse il 1 agosto 2001, solo cinque settimane prima degli attacchi al World Trade Center, “credo che la In-Q-Tel sia un modello meraviglioso?per entrare nella proprietà del settore privato”.
Il 16 ottobre Fox News ha reso noto che, secondo le sue fonti, una spia russa ed un agente dell?Fbi sotto accusa, Robert Hanssen, avevano venduto il software di Promis alla Russia e che, Osama Bin Laden lo aveva acquistato proprio dal crimine organizzato dell?ex impero sovietico.
La Fox ha detto che ?funzionari del governo sospettano che Bin Laden possa avere il sofisticato software del governo Usa, che è usato dalle intelligence di molti altri governi?.
L’ammissione da parte dei funzionari di governo degli Stati Uniti che Promis è stato usato in lungo e in largo da un buon numero di governi, getta ulteriormente nebbia sul problema del monitoraggio delle transazioni azionarie prima dell?undici settembre, almeno finché gli agenti dell?intelligence continueranno ad evitare ogni commento.
Dov?è la responsabilità?
Tom Crispell, il funzionario della Cia, è stato cooperativo quando ha tentato di mantenere la riservatezza dell?intelligence di fronte a quello che lui aveva definito come “un indagine in corso che circonda la tragedia delle Twin Towers da parte di Cia, Fbi, Dipartimento di Giustizia e del Tesoro”.
Comunque, il suo atteggiamento collaborativo è in netto contrasto con quello di un portavoce dell?Fbi che ha rifiutato di rendere note persino le sue generalità, declinando ogni commento sulle questioni correlate agli eventi dell?undici settembre.
In una serie di chiamate, i portavoci hanno tentato di tirarla per le lunghe, convogliando ogni domanda sulle altre agenzie statali: ” Noi non trattiamo quel problema. Chiami l’altro [ente]”.
Comunque, e molti saranno d’accordo data l’evidenza, il terrorismo dell?undici settembre è collegato da vicino a problemi economici. Lo stesso presidente Bush ha affermato che questa è una ?guerra economica?.
Mentre gli investigatori Usa riconsiderano le piste finanziarie che connettono strage delle Torri Gemelle, terroristi dirottatori ed i loro complici (molti dei quali possono ancora essere negli Usa), le prove le stanno trovando Fbi, Cia, Dipartimento di Giustizia, Tesoro e NSA (National Security Association) e tutte portano alla Deutschebank-A.B. Brown.
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Articolo originale: Profits of Death: Insider Trading and 9-11
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