Welfare

Australia, niente asilo per i profughi di Timor Est

Il governo ha deciso di respingere le richieste di 1.600 rifugiati, perché "Timor ora è un luogo sicuro"

di Redazione

L’Australia ha deciso di respingere le richieste di asilo presentate da circa 1.600 rifugiati est-timoresi e ne ha disposto il rimpatrio. Lo riferisce l’agenzia Misna, in un lancio in cui sottolinea come il governo di Camberra sia rimasto indifferente agli appelli dell?Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur). Il ministro dell?Immigrazione australiano, Philip Ruddock, ha sostenuto che ?non v?è alcun motivo perché l?Australia conceda rifugio ai 1.600 profughi, dato che ora Timor Est è un luogo sicuro?. Ha poi aggiunto che l?esecutivo di Canberra ?ha compiuto un enorme sforzo, insieme ad una parte della comunità internazionale, per garantire alla popolazione est-timorese un Paese dove possano vivere al sicuro e costruire il loro futuro?. In realtà, secondo quanto riporta l’agenzia, molti rifugiati est-timoresi, tra cui una buona parte di coloro che sono ancora nei campi profughi di Timor Ovest (Indonesia), temono rappresaglie al ritorno nella propria terra, perché sono familiari o parenti dei miliziani anti-indipendentisti che seminarono morte e terrore prima e dopo il referendum per l?indipendenza del 30 agosto 1999. L?Australia, però, ha da tempo messo in atto una politica particolarmente dura contro gli immigrati. Uno degli esempi più eclatanti risale allo scorso agosto, quando centinaia di persone, in larga parte di nazionalità afgana – raccolte dal mercantile norvegese ?Tampa? – furono respinte dalle autorità australiane e costrette a vagare per mare fino a che non furono accolti nella piccola isola di Nauru. Info: www.misna.org


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