Non profit

Fondazioni: è scontro in aula, ma la norma passa

Da Andreotti a Turci, da Grillo a Coviello. Piovono critiche su Tremonti, ma il voto conferma la norma in Finanziaria

di Redazione

Battaglia oggi al Senato dei senatori dell’Ulivo contro la riforma delle Fondazioni bancarie, inserita in Finanziaria. Critiche sia sul metodo di lavoro seguito dalla maggioranza, sia sul merito. L’Ulivo ha chiesto quindi lo stralcio dell’articolo 11, cioe’ quello relativo alle fondazioni, ma la richiesta e’ stata respinta dall’aula. Critiche alla riforma sono giunte anche da Luigi Grillo di Forza Italia, presidente della commissione Lavori Pubblici di Palazzo Madama. La riforma, ha detto Grillo, fa in modo ”gli enti locali governino le fondazioni”. Poi e’ stata la volta del diessino Lanfranco Turci, che ha criticato l’introduzione di una distinzione tra fondazioni di carattere istituzionale e fondazioni associative. ” La norma approvata alla Camera – ha sottolineato Turci – attribuisce agli enti locali un potere di nomina ”prevalente” sugli organi direttivi delle fondazioni istituzionali, mentre nelle fondazioni associative il potere di designazione degli enti locali e’ paritario rispetto a quello dei soci fondatori”. Per Romualdo Coviello (Margherita), ”il Senato non e’ il ramo del Parlamento che ratifica”, mentre Franco Debenedetti (Ds) ha parlato di ”blitz intollerabile”. Non si puo’ votare quello che non si e’ potuto dibattere”. Con queste parole il senatore a vita Giulio Andreotti ha criticato la decisione del governo di inserire in Finanziaria la riforma delle Fondazioni bancarie. Per Andreotti, sarebbe meglio avere piu’ tempo per discutere della questione ”ed eventualmente andare all’esercizio provvisorio non sarebbe un dramma”, piuttosto che votare un simile provvedimento a scatola chiusa, quando oramai il tempo a disposizione del Senato per l’ultima lettura sta quasi per scadere. ”Non e’ questo – ha affermato parlando ‘Il presidente Andreotti ha avuto ragione a dirlo in aula al Senato”. Questo il commento del vicepresidente della margherita a Palazzo Madama, Natale D’Amico all’intevento del senatore a vita Giulio Andreotti in materia di Fondazioni bancarie. ”Non c’e’ alcun motivo – osserva D’Amico – e non c’e’ alcun precedente perche’ all’interno della legge Finanziaria debba essere incluso il prvvedimento sulle Fondazioni bancarie. A meno che – prosegue – dietro a questo colpo di mano del governo e della maggioranza non ci sia la necessita’ di mettere al piu’ presto le mani sui consigli d’amministrazione di molte di queste Fondazioni, con nomine di natura politica che – conclude D’Amico -ci riporterebbe ai tempi peggiori dell’inquinamento partitico nel sistema bancario”.


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