Non profit

Canzio (Pres. Cassazione): attività apparentemente lecite, come il “gioco”, mascherano la corruzione

La malavita si nasconde dietro "attività imprenditoriali apparentemente lecite". Lo ha affermato oggi, per l'Inaugurazione dell'anno giudiziario, il Presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio. L'ombra della legge copre molti scheletri. Uno su tutti? Il gioco d'azzardo.

di Redazione

“La corruzione costituisce un fenomeno criminoso che coinvolge diversi settore della pubblica amministrazione, della politica e dell’economia”.

Dura e chiara la primo presidente della Cassazione, Giovanni Canzio, nel discorso per l’inaugurazione dell’anno giudiziario.

“Relativamente alla criminalità organizzata, un elemento importante è costituito dall’accertata qualificazione della ‘ndrangheta come fenomeno interregionale e nazionale. Vi è una tendenza alla centralizzazione delle famiglie ‘ndranghetiste che da microcosmi a struttura familiare e localistica sembrano assumere i caratteri di cellule interdipendenti e collegate al vertice da strutture sovraordinate".

I gruppi mafiosi, osserva il Presidente Canzio, "si sono progressivamente radicati nel tessuto economico e sociale dei centri urbani ove, dedicandosi ad attività imprenditoriali apparentemente lecite, provvedono al riciclaggio di denaro proveniente dalle attività tradizionali come estorsioni, traffico illegale di droga, gioco d’azzardo e videogiochi, gestione delle sale scommesse”.

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