Famiglia

Un fiocco rosa per la famiglia vincenziana

Parte l’iniziativa “Globalizzazione della carità” per i poveri del mondo di Isabella Orsenigo

di Redazione

Si calcola che ogni giorno nel mondo muoiano di fame 24mila persone, il 75 per cento delle quali sono bambini al di sotto dei cinque anni, e che negli ultimi 50 anni, 400 milioni di individui siano morti per fame, circa tre volte il numero dei caduti in tutte le guerre del ventesimo secolo. Più di 50 Paesi non producono cibo sufficiente per la popolazione e non possono pagarne l?importazione. È accertato però che la fame deriva più da un?inadeguata distribuzione di cibo che dalla sua mancata produzione. Anche il terrorismo nasce da realtà sociali difficili soprattutto per fame, povertà e scarsa scolarizzazione (130 milioni di bambini in età scolare, 73 milioni dei quali sono bambine, non vanno a scuola). Unico rimedio: abolire le cause. A questo scopo, il 27 settembre scorso, in occasione della festa di San Vincenzo de? Paoli, suo profetico fondatore nel 1617, la Famiglia Vincenziana ha lanciato il progetto biennale ?Globalizzazione della carità: lotta contro la fame?, che terminerà il 27 settembre 2003. Sembra un progetto ambizioso, ma se ricordiamo che in 50 Paesi si trovano membri della Famiglia Vincenziana, che in Italia operano col nome di Gvv (Gruppi di volontariato vincenziano), più i volontari della Società di San Vincenzo, oltre alle suore Figlie della Carità e alla congregazione dei Padri della Missione, e se ricordiamo anche che fanno parte della Famiglia vincenziana la Gioventù Mariana, l?associazione della Medaglia miracolosa, i religiosi di S. Vincenzo e il Misevi (associazione che organizza stage di laici nei Paesi poveri), ci rendiamo conto che le forze non mancano e la volontà neppure. Risposta immediata alla fame è ad esempio la distribuzione nei Paesi poveri di merende a scuola e pranzi per le donne in gravidanza o la ?pentola spartita?, dove ognuno porta qualcosa da mangiare ai detenuti, ma anche l?appello perché ogni bambino di casa nostra doni un pane ogni giorno per un mese oppure il suo equivalente da inviare a un bambino in condizioni di necessità oppure il gemellaggio con un povero, a patto che dia una parte di quanto riceve a chi è più povero di lui e così via, tutte iniziative già in atto da parte dell?Aic. Altre ne verranno con questo nuovo progetto. di Isabella Orsenigo Info: digilander.iol.it/ccv lombardia; per proporre iniziative: giuseppe.turati @libero.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA