Non profit
Cascina Triulza, il bello arriva adesso
Il presidente della Fondazione spiega l’impegno di questi mesi, dopo la chiusura di Expo: «abbiamo lanciato la call "100 giorni, 100 proposte" che vedrà un 2016 molto attivo per la Cascina. Un investimento in attesa di essere parte della cittadella dell’innovazione»
«Dopo il lavoro e il successo a Expo, con la nostra rete di organizzazioni della società civile abbiamo deciso di focalizzare energie, know how, competenze ed esperienze nello sviluppo di progetti di innovazione sociale, che significa porre al centro dell'innovazione in generale il benessere delle persone e uno sviluppo equo e sostenibile». Così Sergio Silvotti, presidente di Fondazione Triulza, spiega l’impegno di questi mesi, dopo la chiusura dell’esposizione internazionale.
«In questa direzione va anche la call che abbiamo voluto lanciare per dare continuità al percorso partecipato e alle alleanze che abbiamo costruito durante l'esperienza Expo, sia mettendo in relazione le diverse realtà del terzo settore, sia creando nuovi ambiti di collaborazione tra il non profit con le imprese e con le istituzioni». Silvotti si riferisce a "100 giorni, 100 proposte", una call per permettere a tutte le organizzazioni della società civile e alle istituzioni pubbliche di continuare a lavorare in Cascina Triulza.
L'obiettivo è dar vita a un programma di appuntamenti fino a marzo 2016 – tra incontri, dibattiti, workshop, spettacoli, performance artistiche e laboratori – in coerenza con le nuove funzioni e attività previste per Cascina Triulza come lab-hub per l'innovazione sociale e per lo sviluppo sostenibile.
«Un lavoro molto importante per rafforzare le reti e la proiezione internazionale del terzo settore italiano e contribuire concretamente allo sviluppo futuro dell'area», sottolinea ancora Silvotti.
Cascina Triulza resta così nel pieno della sua funzionalità nel dopo Expo con l'auditorium di 194 posti, una sala multifunzionale, sale riunioni, spazi per bambini, un ristorante e la grande corte aperta. Gli spazi già pronti per accogliere il calendario di iniziative che scaturiranno dalla sono predisposti anche per ospitare altri tipi di eventi.
«Un progetto il nostro che guarda con fiducia al progetto "Milano 2040" annunciato dal Governo, che prevede la costruzione di un centro per l'innovazione tecnologica su genomica, big data, nutrizione, cibo e sostenibilità», spiega Silvotti, «all’interno del quale la presenza di Cascina Triulza sarebbe preziosa».
In occasione della XXI edizione della Triennale Internazionale del Design, dovrebbero inoltre riaprire già ad aprile Padiglione Italia, Cardo, Albero della Vita e Open Air Theatre, strutture che, insieme a Cascina Triulza, si stanno configurando perni del sito per i progetti futuri.
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