Famiglia

Prodi: con disparità non può esserci pace

Dobbiamo fare un esame di coscienza - ha detto Prodi - molto forte sulla quantità di risorse che mettiamo a disposizione per lo sviluppo

di Redazione

”Se non si colmano le enormi disparita’ non puo’ esserci la pace”. Lo ha detto oggi il presidente della Commissione europea, Romano Prodi, nel
messaggio inviato al meeting sui diritti umani organizzato a Firenze dalla Regione Toscana. ”Dobbiamo fare un esame di coscienza – ha detto Prodi – molto forte sulla quantità di risorse che mettiamo a disposizione per lo sviluppo. Questa quantità è insufficiente, addirittura in calo. Ci eravamo riproposti come paesi sviluppati di dare almeno lo 0,7% del
Pil di aiuto allo sviluppo, ma questo impegno e’ sempre più lontano: in questo momento siamo piu’ vicini allo 0,2 che allo 0,3. Ci puo’ essere una situazione di pace e di solidarietà con queste disparita’ enormi? Secondo me no”.
Per questo il presidente Prodi, nel messaggio registrato e trasmesso davanti a quasi 8.000 studenti provenienti da tutta la Toscana, ha aggiunto che occorre ”fare un salto di qualità per cambiare la situazione. Ma non si ha sentore di una presa di coscienza su questi temi. Anche dopo l’ 11 settembre se si intuisce che c’e’ un legame tra i paesi che
si sentono fuori dallo sviluppo mondiale, che si sentono umiliati, ai margini del mondo e il terrorismo, non c’é però una coscienza che si devono fare anche dei sacrifici forti per poter venire incontro a queste disparità”.

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