Welfare

Meeting diritti: Strada, guerra come terrorismo

Il chirurgo di Emergency interviena a Firenze alla manifestazione promossa dalla Regione

di Giampaolo Cerri

?Io sono profondamente contrario al terrorismo. Questa è la ragione per cui sono contro questa guerra, perché questa guerra è un?altra forma di terrorismo internazionale ?. Così Gino Strada ha aperto il suo primo intervento al Meeting sui diritti umani?Mai più schiavitù?, in corso al Palasport di Firenze. Accolto dalla spontanea standing ovation degli ottomila studenti presenti, il fondatore di Emergency, rientrato da Kabul quattro giorni fa, ha espresso con grande chiarezza la sua posizione. ?La logica di questa guerra ? ha proseguito – è quella del terrorismo. Come definireste altrimenti le cluster bombs che vengono sganciate sui villaggi afgani e che ogni giorno mutilano i bambini?? ?Io non sono affatto anti-americano, ma credo che essere contro la politica degli Stati Uniti sia oggi un dovere morale: perché io non accetto la logica del ?vivo o morto?, del ?non si fanno prigionieri?. Queste parole stanno bene in bocca a Bin Laden, non a Paesi civili?. Strada ha raccontato l?esperienza vissuta ogni giorno negli ospedali di Emergency a Kabul e nel nord dell?Afghanistan dove, ha detto ?arrivano feriti tra i talebani e tra i mujaheddin, dove soprattutto ogni giorno arrivano bambini feriti dalle cluster bombs?. Ma qual è allora l?alternativa possibile per fermare il terrorismo? ?L?alternativa è quella del dialogo, laddove dialogo vuol dire capire le ragioni degli altri. Se non capiamo i motivi che hanno prodotto il terrorismo, difficilmente si riuscirà a sconfiggerlo?. Su queste posizioni Strada si è confrontato con la scrittrice algerina Kalida Messaoudi, condannata a morte dai fondamentalisti: ?Io capisco l?atteggiamento del medico che ogni giorno salva vite umane ? ha detto la Messaoudi – Ma non credo sia possibile stabilire un dialogo con questo terrorismo così totalitario, autoritario. I cittadini musulmani hanno diritto alla libertà, a battersi per la libertà. Per questo ritengo che la lotta al terrorismo sia una lotta a sostegno del popolo musulmano?. ?Mi ha profondamente colpito l?attacco terroristico a New York ? ha replicato Strada – ma io non credo che si faccia giustizia alle tremila vittime di New York facendo tremila vittime in Afghanistan. Di fronte ai gruppi armati e terroristici, attivi in Algeria, in Afghanistan e in altre parti del mondo, gruppi che certamente non sono per il dialogo, quella delle bombe per me non è la giusta risposta. La logica del terrorismo non è l?unica risposta?.


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