Cultura

Cittadinanzattiva: ospedali meno sicuri in Sicilia e Sardegna

Secondo i dati della campagna "Ospedale sicuro 2001"

di Gabriella Meroni

Gli ospedali meno sicuri d’Italia si troverebbero in Sicilia e in Sardegna: la denuncia è di Cittadinanzattiva, associazione che da anni si occupa dei diritti dei malati. Secondo i dati della campagna “Ospedale sicuro 2001”, presentata oggi a Roma, i due ospedali peggiori sotto il profilo della sicurezza sarebbero quello di Alghero in Sardegna e di San Cataldo, nella provincia siciliana di Caltanissetta. Nel corso dell’anno, Cittadinanza attiva ha mobilitato 70 gruppi di monitoraggio, distribuiti in tutta Italia, che attraverso osservazioni dirette o interviste al personale, hanno rilevato i dati necessari allo studio. Sono stati 235 gli indicatori di sicurezza individuati e 24 i fattori complessivi. Il rapporto evidenzia anche che proseguono con grande lentezza le opere di adeguamento di tutti gli impianti alle normative sulla sicurezza, restano stabili le condizioni igieniche e l’organizzazione delle degenze e si sta finalmente consolidando l’abitudine di informare con cartelli gli utenti e gli operatori sui rischi di alcuni locali o attività. “I dati della campagna Ospedale sicuro 2001 – spiega in un comunicato Alessio Terzi, vice presidente dell’associazione – confermano la situazione dell’anno scorso: un sistema in lento progresso nel quale le situazioni di eccellenza sono accompagnate da un’ampia area grigia e da realtà abbandonate a se stesse nelle quali si producono gravi rischi per i cittadini”. I 51 ospedali monitorati sono stati divisi in cinque fasce. In particolare per quanto riguarda la prima, quella classificata come la migliore, aumentano gli ospedali del sud tra cui l’Antonio Perrino di Brindisi e il Cotugno e il Santobuono di Napoli.


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