Cultura

Entusiamo in Egitto per il digiuno proposto dal Papa

Al-Azhar, il più importante sceicco sunnita, entusiasta per il gesto del Papa. Ma in Egitto da secoli cristiani e musulmani digiunano insieme.

di Redazione

Oggi 14 dicembre (corrispondente a venerdì 29 Ramadan 1422 dell’Egira) la Chiesa cattolica in Egitto digiuna per la pace. Essa condivide pure il digiuno di Ramadan, in conformità alla raccomandazione del Papa “in segno di solidarietà con i nostri fratelli musulmani e per contribuire alla pace”. Fra i più entusiasti per il gesto del Papa, vi sono personalità religiose e politiche. “Con la sua iniziativa di condividere il digiuno e la preghiera con i fratelli musulmani, Papa Giovanni Paolo II rinforza e riafferma amore, fraternità, tolleranza che accomunano musulmani e cristiani” afferma lo Sceicco Faouzi Fadel al-Zefzaf, presidente della commissione per il dialogo tra Al-Azhar, la più grande istituzione sunnita del mondo musulmano, e il Vaticano. E aggiunge: “in questo modo il Papa sostiene ancor più la missione della commissione congiunta Al-Azhar – Vaticano, che è “amore e servizio all’umanità intera”. I grandi problemi del mondo – egli ha detto – “derivano dall’allontanamento dell’umanità dalle religioni rivelate”. Lo Sceicco Al-Zefzaf, entusiasta, attraverso Fides ha detto di voler comunicare al Papa “la propria personale gratitudine e la riconoscenza del mondo musulmano per la sua generosa iniziativa nel condividere un momento forte delle pratiche religiose musulmane”. Attenzione al gesto del Papa è venuto anche dai politici. Moustapha Al-Fiqi, presidente della commissione parlamentare degli Affari Esteri del Parlamento egiziano, ha dichiarato: ” Giovanni Paolo II è un grande uomo. Egli è uno dei capi religiosi più aperti al mondo e noi abbiamo molto da imparare da lui. È un modello per noi”. La stampa egiziana ha annunciato varie volte e in termini lodevoli l’iniziativa del Papa, ben accolta dagli egiziani e dai dignitari musulmani. Ma la condivisione da parte dei cristiani del digiuno del Ramadan non è nuova in Egitto. In effetti, ed è un’abitudine diffusa, diversi cristiani, a titolo individuale o collettivo, condividono il digiuno coi loro concittadini musulmani. È pure tradizione che le chiese egiziane (ortodosse, cattoliche e protestanti), e diverse organizzazioni cristiane (come la Commissione Giustizia e Pace) organizzino a turno, lungo il mese di Ramadan degli “Iftar” (pasti per la rottura del digiuno, al calare del sole). Tutta la gerarchia e il clero cattolico ha raccomandato a ogni fedele di condividere il digiuno di solidarietà, osservando l’astinenza ordinaria del Ramadan, o mangiando solo pane e acqua, facendo altre penitenze. Si è raccomandato di associare al digiuno la preghiera per la pace nel mondo, il riavvicinamento delle civiltà e delle religioni, in un arricchimento reciproco. I cristiani egiziani di rito orientale rispettano il digiuno dell’Avvento, 6 settimane d’astinenza dalla carne e dai prodotti del latte con diversi sacrifici. Alcuni osservano ugualmente l’astinenza da ogni alimento liquido o solido da mezzanotte a mezzogiorno, o da mezzanotte al calare del sole. “Il popolo egiziano è essenzialmente religioso, dalla notte dei tempi” ha dichiarato P. Rafiq Greiche, direttore dell’ufficio stampa della Chiesa cattolica in Egitto. “Manifestazioni religiose come digiuno, preghiera, elemosina sono praticate da tutta la popolazione, cristiana e musulmana, in modo quasi simile. Vale la pena ricordare la frase lapidaria di Ahmad Bahaeddine, grande editorialista, ora scomparso: il popolo egiziano ha ‘egizianizzato’ il cristianesimo e “egizianizzato’ l’Islam. Perché ora si mette l’accento sulle differenze invece che guardare a quello che ci avvicina?”. La condivisione del digiuno del Ramadan è nuova per la Chiesa latina, che non osserva la digiuno in Avvento, ma è abituale per le chiese cattoliche orientali e per quelle ortodosse. In Egitto vi sono 7 denominazioni cattoliche differenti: copto-cattolici (la Chiesa cattolica maggioritaria), melchiti, maroniti, siro-cattolici, caldei, armenio-cattolici e latini. (Fides)


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