Non profit

Fondazioni: Bossi, sono in mano a figuri

Ancora animato il dibattito sull'emendamento Tremonti. La Malfa preoccupato per ruolo di Bankitalia: controllore e gestore delle sgr

di Giampaolo Cerri

«Certo, Bankitalia deve avere la vigilanza sulle banche e “simil banche”. È giusto, ma se dovesse avere la responsbilit à gestionale di enti sui quali esercita la vigilanza, si creerebbe una condizione di cui la prima vittima sarebbe la stessa Bankitalia». È questa l’opinione del presidente della commissione Finanze della Camera, Giorgio La Malfa che, a margine dei “colloqui di Venezi à tra i premi Nobil dell’Economia” avverte: «Se il Governatore rivendica il potere di vigilanza, nessuno glielo vuole toccare, io», ricorda, «sono un difensore di questa idea anche a livello europeo. Ma se la vigilanza viene affidata a un ente, che è anche titolare di un potere di gestione, beh…questo non può stare in piedi». Se Bankitalia gestisce una banca, «la vigilanza non può essere della stessa, e viceversa. Scelga la Banca d’Italia cosa vuole fare: una delle due sì’, tutte e due le funzioni no». Gli emendamenti «’che abbiamo scritto io e Tabacci, servono a lasciare la vigilanza a Bankitalia, ma a toglierle il potere di gestione», spiega La Malfa ricordando che il testo dell’emendamento del governo sulle fondazioni affermava che la Banca d’Italia stabiliva anche gli assetti proprietari delle Sgr, e cioè ne diventava “gestore”. «Noi abbiamo chiesto di togliere “assetti proprietari” perchè non vogliamo pubblicizzare il sistema bancario’ sottolinea il presidente della commisione Finanze annunciando: ”abbiamo l’impressione che il governo si sia orientato ad esprimere un parere favorevole o agli emendamenti che noi abbaimo presentanto o alla linea espressa da questi emendamenti»’ Sulla vicenda intervengono anche i leghisti. Parlano infatti Bossi e Giorgetti, la mente finanziaria del partito. Quella in discussione in questi giorni alla Camera è per il senatur una finanziaria che salvaguarda l’autonomia delle fondazioni bancarie. «Posso dire che in finanziaria è scattato un altro meccanismo per riprenderci il nostro risparmio», ha messo in chiaro il ministro delle Riforme in un’intervista a Telepadania, «oggi usato da oscuri figuri e poteri esterni che si sono impadroniti delle fondazioni bancarie. Costoro usano il nostro risparmio per comprare le nostre imprese e sottrarle al nostro controllo». Giorgetti ritiene invece che «rispetto al dibattito in corso l’intervento di Fazio un qualche peso non potr à non averlo». Il presidente della commissione bilancio della Camera commenta così la riforma delle fondazioni bancarie alla luce dell’intervento del Governatore ieri al Senato sulle Sgr, inserita dal governo in finanziaria con un emendamento. «La questione delle fondazioni», ha detto Giorgetti, parlando con i giornalisti alla Camera, «non è chiusa, è aperta». E, comunque, «’la discussione sulle fondazioni sarà fatta molto in fondò’ alle votazioni sulla finanziaria, cioè la prossima settimana». Un altro esponente dell?esecutivo a intervenire è il viceministro Mario Baldassarri, di Alleanza nazionale. «È ovvio: Sgr significa società di gestione del risparmio, e da sempre sono nella vigilanza di Bankitalia», dice. Il viceministro dell’Economia «concorda» con il governatore Fazio sulla “potestà” sulle società che dovranno gestire i patrimoni delle fondazioni. Come La Malfa era ai ?colloqui? di Venezia. «Il governo ha indicato dei principi su cui non ho trovato grandi opposizioni», ha detto, «poi, c’è il problema del regolamento, che per le banche dovrà fare Bankitalia e per le fondazioni dovr à essere fatto dal ministero dell’Economia». E con i regolamenti che « si apre un ampio di dibattito su come verranno regolamentati questi principi. Ma ancora non c’è nulla dice Baldassarri che alle critiche del presidente della commissione Finanze dalla Camera Giorgio La Malfa, risponde: «Attualmente e da sempre, Bankitalia è l’organo di vigilanza del sistema bancario italiano. Finora nessuno ha detto che Bankitalia gestisce le banche italiane e anche qui», avverte, «dipender à dal regolamento più che dal principio: anche il grado di vigilanza e di controllo verr à infatti espresso dal regolamento e non dal principio. Per ora si dice solo che la vigilanza sulle Sgr è di Bankitalia, e sembra un’affermazione nota e banale»


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA