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Caporalato, responsabilità in solido per le aziende

Approvato il disegno di legge 1138 di iniziativa popolare, promossa da Terra!Onlus, daSud e Terrelibere.org, e sostenuta da tante associazioni aderenti, tra cui Amnesty International Italia. Da oggi le imprese che sfrutteranno i braccianti agricoli saranno perseguite

di Redazione

Approvato il disegno di legge 1138 di iniziativa popolare, promossa da Terra!Onlus, daSud e Terrelibere.org, e sostenuta da tante associazioni aderenti, tra cui Amnesty International Italia. Da oggi le imprese che sfrutteranno i braccianti agricoli saranno perseguite

L'11 novembre 2015 la Camera ha approvato il ddl “Misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata” (1138). La proposta di legge, di iniziativa popolare, promossa da Terra!Onlus, daSud e Terrelibere.org, e sostenuta da tante associazioni aderenti, tra cui Amnesty International Italia, era giunta alla Camera il 3 giugno 2013, dopo la consegna alla Presidente Boldrini delle firme necessarie. Nel testo, che ora è stato trasmesso al Senato, vengono individuate le misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. Un primo passe importante nella lotta allo sfruttamento dei braccianti agricoli in Italia.

«Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dell'approvazione. Una legge cge contiene la confisca e la responsabilità in solido per le aziende che sfruttano i lavoratori nei campi tramite il caporalato, così come chiesto da Filiera Sporca al ministro dell'agricoltura Martina e al Governo». Così commentano le associazioni Terra!Onlus, daSud e Terrelibere.org, promotrici della campagna Filiera Sporca, dopo il sì al testo di riforma del codice antimafia che prevede l'allargamento della responsabilità penale non solo al caporale ma anche alle aziende che ne traggono diretto vantaggio.

«Consideriamo un passo in avanti importante che una delle tre richieste avanzate dalla campagna Filiera Sporca sia stata riconosciuta nella sua estrema importanza – continuano Terra!Onlus, daSud e Terrelibere.org – ringraziamo Asgi per il supporto legale e gli On. Celeste Costantino (Sel) e Davide Mattiello (Pd) per averla supportata con gli emendamenti in Parlamento».

«Il prossimo passo è lavorare per una maggiore trasparenza di tutta la filiera – concludono le associazioni – che passi per la pubblicazione dell'albo dei fornitori e dall'introduzione di una vera e propria etichetta narrante dei prodotti agroalimentari. Ci auguriamo che il Governo e tutte le forze parlamentari proseguano uniti in questa battaglia».

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