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FAIR: Il New York Times dovrebbe dire tutta la verit

Il New York Times dovrebbe dire tutta la verità sull’esplosione del terrore. La guida di Hamas era in una prigione palestinese fino alla liberazione dopo l’attacco di Israele

di Redazione

Tre attacchi terroristici in Israele sono costate almeno 25 vite lo scorso fine settimana passata mentre i susseguenti attacchi israeliani dell’esercito contro le aree palestinesi hanno ucciso almeno cinque persone. Il gruppo palestinese Hamas ha rivendicato la propria responsabilità negli attacchi suicidi che, ha sostenuto, erano da considerarsi una rappresaglia per l?assassinio di Mahmoud Abu Hanoud, leader del gruppo in Cisgiordania, avvenuta il 23 novembre scorso.

Riprendendo la risposta dell?amministrazione Bush, i mezzi di informazione degli Stati Uniti hanno incolpato degli attacchi soprattutto il leader dell?autorità palestinese Yasir Arafat, malgrado il fatto che Hamas sia un rivale indipendente dell?autorità palestinese. ?Arafat non ha mandato i terroristi suicidi, ma non li ha nemmeno arrestati?, riportava David Hawkins, corrispondente del CBS Evening News (3/12/2001). Anche se nessuno ha accusato l?autorità palestinese di aver organizzato o autorizzato gli attacchi suicidi, gli attacchi aerei israeliani contro il quartier generale dell?autorità palestinese e le basi della polizia sono state presentate come diretta risposta agli attentati suicidi, come testimonia il titolo della prima pagina del 4 dicembre del New York Daily News: ?LA RISPOSTA?

Il New York Times ha fatto del mancato arresto da parte dell’autorità palestinese di più militanti di Hamas il tema più importante nei suoi commenti del 3 dicembre. Secondo un articolo di analisi ?i luogotenenti del signor Arafat avevano detto che avrebbero trattato con maggior severitài due gruppi potenti estremisti, Hamas e la Jihad islamica, ed avrebbero cominciato ad eseguire gli arresti. Il signor Arafat aveva detto già prima che avrebbe intrapreso questa misura, ma poi non ha fatto nulla?. Il Times ha aggiunto che l’organizzazione di Fatah di Arafat ?ha mantenuto scomodi rapporti con Hamas e la Jihad islamica, e gli analisti palestinesi dicono che tali rapporti probabilmente si concluderanno se metterà i loro leader in prigione e li terrà là?.

Un documento firmato Colin Powell dice ad Arafat che ?deve perseguire le organizzazioni che stanno portando avanti questi atti di terrore… sbattendoli in vere prigioni da cui non possano uscire liberamente dopo pochi giorni?. L?editoriale del Times ha seguito la stessa linea, avvertendo che ?quello attuale è un momento decisivo, momento nel quale il signor Arafat deve riaffermare la sua autorità con azioni e non solo a parole. Deve, come richiede Washington, distruggere le organizzazioni terroristiche condotte da Hamas e dalla Jihad islamica, arrestando i leader coinvolti nella progettazione di violenze e acciuffandi le armi che illegalmente possiedono?.

Mentre è certamente giusto indagare se l?autorità palestinese o Israele hanno fatto abbastanza per perseguire i sospetti terroristi e per arrestare la violenza nei territori sotto loro controllo, il New York Times ha omesso i fatti cruciali circa questo ultimo ciclo di violenza, anche se il quotidiano ha segnalato in passato questi episodi.

Il 26 agosto dell’anno scorso, Hanoud di Hamas è stato ferito dalle forze di Israele in uno scontro a fuoco vicino a Nablus. Hanoud all?epoca si arrese all’autorità palestinese e, quattro giorni più tardi, veniva condannato a 12 anni di prigione da un tribunale militare palestinese per l?addestramento e la fornitura di armi ai gruppi militari (Associated Press, 9/2/00).

Il 18 di maggio Israele ha lanciato un attacco con gli F-16 sulla prigione di Nablus dove Hanoud era incarcerato, nel tentativo d’ucciderlo. L’azione ha avuto un esito disastroso: undici ufficiali di polizia palestinesi sono morti e Hanoud è evaso (New York Times, 5/20/01). Castro Salameh, il comandante palestinese del carcere di Nablus, ha detto a Times, ?Abu Hanoud è stato sotto la mia sorveglianza per nove mesi e l?ho mantenuto sotto chiave… Ma ora Israele lo ha liberato. Non ho assolutamente idea di dove sia andato?

Questi fatti sono stati segnalati di recente sul New York Times, il 25 novembre con una storia sull?assassinio di Hanoud. Ma le storia scritte dopo l?ultima ondata di violenza hanno omesso questi fatti. Avere come bersaglio dei civili non è mai accettabile, ma il contesto è critico poiché la gente cerca un?uscita dal ciclo di violenza del Medio Oriente: se Times avesse ricordato ai lettori che il leader di Hamas, la cui uccisione ha dato il via a quest?ultima ondata di violenza, era in una prigione palestinese fino a quando i militari israeliani non hanno tentato di assassinarlo, questo inquadrerebbe il conflitto in una luce differente da quella che, oggi, fa ricadere sull?autorità palestinese la maggior parte della responsabilità.

Il 5 dicembre Times ha segnalato che Arafat ed altri pensano che gli attacchi israeliani sulle postazioni della polizia palestinese de facto stiano ostacolando la capacità dell?autorità palestinese di arrestare i terroristi. Ma il collegamento fra il tentativo israeliano di uccidere un prigioniero sotto custodia palestinese e l?escalation recente dei bombardamenti non è ancora stato sottolineato dalla stampa ancora.

Traduzione di Lisa Lovagnini

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Articolo originale: NEW YORK TIMES SHOULD TELL FULL STORY IN TERROR BLAST

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