Economia
La ‘ndrangheta colpisce ancora una cooperativa di Goel Bio
Ennesimo atto intimidatorio, sono sette in sette anni, nell'agriturismo biologico "A Lanterna". Ignoti si sono introdotti nel capannone per il ricovero delle attrezzature dell'azienda e lo hanno incendiato. Il danno è di 30mila euro. «Chiediamo allo Stato una reazione che si faccia tangibilmente sentire nel territorio», è stato il commento del presidente Vicenzo Linarello. La Fondazione con il Sud risponde all'appello con uno stanziamento straordinario
Vincenzo Linarello, presidente del Gruppo Cooperativo Goel, parla di «vile attentato incendiario», riferendosi al rogo che ha colpito l'agriturismo biologico “A Lanterna”, di Monasterace nella Locride, socio del gruppo cooperativo che aggrega aziende agricole del territorio e da anni si oppone alla ‘ndrangheta.
È la settima volta in pochi anni che questa azienda socia di GOEL Bio è presa di mira con gravissimi atti intimidatori. Una vera e propria escalation mafiosa che tenta di soggiogare questa azienda che insieme ad altre ha scelto un modello di sviluppo sostenibile e crea valore sociale ed economico nel territorio.
Goel Bio infatti «raccoglie 30 aziende agricole e 3 imprese sociali che hanno detto "no” alla mafia. Un modo per fare fronte comune, creare mercato e dimostrare che fare impresa pulita in Claabria è possibile», sottolinea Linarello. «Il fatturato annuo di 500mila euro è la dimostrazione che si tratta di una scommessa vincente. Ed è anche il motivo per cui siamo presi di mira dalle cosche. In particolare “A lanterna” la cui libertà d'azione e successo imprenditoriali sono un obiezione troppo smaccata all'autorità dei clan, che quindi regiscono con violenza».
Ignoti infatti si sono introdotti nel capannone per il ricovero delle attrezzature dell’azienda e lo hanno completamente distrutto con un incendio che ha distrutto anche tutti gli attrezzi agricoli posti all’interno, tra cui un trattore, il gasolio agricolo e l’attrezzatura meccanica. Il trattore era essenziale all'attività dell'azienda che stava per iniziare la campagna di raccolta degli agrumi di GOEL Bio. Le pessime condizioni atmosferiche hanno reso particolarmente complessa la stima dei danni complessivi che, ad una prima valutazione, sembrano aggirarsi intorno ai 30 mila euro. Dal 2009 con cadenza quasi annuale l'azienda di Monasterace è stata oggetto di ripetute intimidazioni di natura incendiaria. Nel 2012 è stata addirittura distrutta parte della struttura di accoglienza agrituristica. Lo scorso anno si è tentato di appiccare fuoco al ristorante. Il dato più allarmante è che fino ad oggi non esistono colpevole: le autorità, nonostante le indagini, non hanno fermato né arrestato nessuno.
«Questo stillicidio di aggressioni va fermato. Ben 7 intimidazioni mafiose in 7 anni! Tutte ad oggi impunite», sottolinea un esasperato Linarello, «Questo ad una sola delle aziende agricole socie di GOEL Bio, senza quindi contare ciò che hanno subito le altre aziende socie. GOEL si sforza con le proprie attività di dare una concreta speranza di riscatto dalla 'ndrangheta. Ma se la reazione non sarà forte e incisiva il messaggio che rischia di passare agli occhi della gente è quello della disfatta e dell'impunità».
Per questo Linarello, «pur esprimendo piena fiducia alle forze dell'ordine e alla magistratura che sono vicini a GOEL e sono già all'opera per tentare di chiarire moventi e responsabili di questa e di tante altre intimidazioni, chiedo insieme a tutto il Gruppo, ai rappresentanti degli organi di governo, ai rappresentanti politici e alle istituzioni una ferma reazione al fianco delle aziende che continuano a subire inermi, una reazione che si faccia tangibilmente sentire nel territorio».
Una prima risposta intanto l'ha data la Fondazione Con il Sud che ha deciso di assegnare in via eccezionale alla cooperativa un contributo di 30 mila euro.
«Il Gruppo Cooperativo GOEL ha attivato una raccolta fondi per ripartire», conclude Linarello, «oltre a riparare il danno subito dall'azienda colpita, servirà per sostenere le realtà del GruppoGOEL e altre realtà ritenute meritorie, qualora subissero danneggiamenti in futuro, e per promuovere progetti di legalità che abbiano delle ricadute concrete nel territorio».
Qui di seguito i dati bancari per la raccolta fondi.
IBAN: IT62 Z084 9281 5900 0000 0162 183
Banca di Credito Cooperativo di Cittanova
Destinato a: GOEL società cooperativa sociale
via Peppino Brugnano 1 – 89048 Siderno (RC)
Causale: Fondo Solidarietà Attentati e Progetti Legalità
Le reazioni
Ernesto Magorno (Pd) componente della commissione antimafia Magorno: «Certi gesti vili non fermeranno il nostro impegno per la #legalità. Vicinanza a Goel».
Camillo Nola, Presidente di Confcooperative Calabria: «Siamo vicini a Vincenzo Linarello e a tutti i cooperatori del gruppo GOEL dopo l’ennesimo attacco mafioso, che siamo certi non scalfirà la voglia di crescere e innovare insita in GOEL. La piena fiducia nell’opera e nella resilienza della cooperativa, non devono essere però un modo per sentirsi la coscienza a posto. I cooperatori di GOEL non vanno lasciati soli; il solo agriturismo “A Lanterna” ha subito sette attacchi dal 2009 ad oggi; dunque, il Governo deve impegnarsi per garantire la sicurezza dei lavoratori e maggiori tutele».
Direttore, Vincenzo Cané Confcooperative Calabria: «Dopo questo ennesimo atto, che nel corso di questo anno, colpisce ancora una cooperativa, valuteremo assieme a tutti gli aderenti cosa fare e come dare un segnale forte all’intera regione e a quel sistema mafioso che vede nella buona cooperazione un pericolo. Sicuramente non lasceremo da sola GOEL in questo momento e assieme a Vincenzo e agli altri cooperatori ci attiveremo per dare una scossa vera e sensibile a questo territorio, affinché i cori di solidarietà si trasformino in atti concreti adeguati a sterilizzare il rischio di assuefazione ad intimidazioni orientate a fermare il cambiamento etico della nostra regione. Per raggiungere questo obiettivo, infine, chiediamo ancora una volta alla Regione Calabria un impegno forte e uno strumento di supporto per le imprese che operano nella legalità e sono oggetto di intimidazioni e danneggiamenti, affinché le parole possano essere complementate da atti concreti, che diano risposte in tempi certi».
Fabio Pugliese (Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106): «Sincera e sentita solidarietà al Presidente del Gruppo GOEL Vincenzo Linarello che da anni combatte contro la n'drangheta in Calabria insieme a tante aziende che credono in una Calabria onesta e libera dalla criminalità organizzata. Condanniamo il vile attentato incendiario che questa notte ha colpito GOEL Bio vittima, per l'ennesima volta, l'agriturismo biologico “A Lanterna”, di Monasterace nella Locride, socio della cooperativa GOEL Bio è parte del Gruppo Cooperativo GOEL che aggrega aziende agricole del territorio che si oppongono alla ‘ndrangheta. È la settima volta in pochi anni che questa azienda socia di GOEL Bio è presa di mira con gravissimi atti intimidatori e per questo confidiamo nell'azione delle forze dell'ordine affinchè possano intervenire prontamente e definitivamente affinchè i responsabili possano essere rintracciati e posssano finalmente pagare».
Consorzio Jobel: «Vicinanza e solidarietà all’agriturismo biologico “A Lanterna” di Monasterace, socio della cooperativa GOEL Bio nonché parte integrante del Gruppo Cooperativo GOEL, che nella notte di sabato 31 ottobre ha subito l’ennesimo vile atto intimidatorio. Un inaudito accanimento della ‘ndrangheta contro attività sane che creano occupazione e sviluppo sostenibile nei terreni confiscati, donando un’occasione di riscatto dal malaffare nel territorio calabrese. Condividendo un cammino comune nel segno della cooperazione sociale e del rispetto dei diritti umani, attraverso il quale quotidianamente promuoviamo attività di sostegno e integrazione socio-culturale, ci uniamo all’appello della Cooperativa GOEL. Confidiamo nell’intervento delle istituzioni ma ancor di più del mondo sociale e associazionistico affinché si possano ostacolare questi atti delinquenziali con una ferma reazione che faccia riecheggiare nell’intero territorio il rumore del bene, coltivando la speranza di cambiamento in una terra assetata di giustizia sociale».
Antonio Viscomi, vicepresidente della Giunta regionale: «Chi ha incendiato l'azienda agrituristica "A Lanterna" di Monasterace, associata al consorzio GOEL BIO, non brucerà le speranze di riscatto e di libertà di un intero popolo. Sette intimidazioni mafiose in sette anni, se confermano quanto intensa sia l'aggressività criminale, dimostrano però che, nonostante tutto, resistere è possibile! Ma nessuno può farcela da solo. È necessario che ciascuno di noi faccia la sua parte, piccola o grande che sia, per rompere le mille catene del malaffare. Non serve fare come gli struzzi e chiudere gli occhi per non vedere. Serve invece camminare a testa alta e urlare con una unica voce: basta!»
Maria C. Lanzetta (Pd): «Esprimiamo la nostra condanna e la nostra solidarietà per il grave atto intimidatorio ai danni dell’agriturismo “La Lanterna” di Monasterace, socio del gruppo “Goel”. Lo stillicidio di attentati contro chi percorre da anni i terreni della Legalità e che sembra non avere mai fine è un atto mafioso-ndranghetista, perché chiunque abbia mandato in fumo una attività onesta ha compiuto un atto mafioso, senza “se” e senza “ma”. Così come in altre occasioni, Monasterace per prima si mobiliti per un segnale di condanna dell’atto intimidatorio e per dimostrare vicinanza ai titolari dell’azienda agricola e a “Goel”, le cui attività mettono in luce la Calabria operosa e positiva che vuole dimostrare che un’altra Calabria è possibile».
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