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Apre Casa di Alice: accoglierà le famiglie dei bimbi oncoematologici

Inaugurata, in un appartamento sequestrato alla mafia, una struttura dove saranno ospitati i genitori dei piccoli in cura all'ospedale Pausilipon. A gestirla è l'associazione Carmine Gallo, associata Fiagop

di Gabriella Meroni

Un luogo di accoglienza e solidarietà per le famiglie dei bambini oncoematologici in cura a Napoli: è questa la Casa di Alice, inaugurata un mese fa e affidata dal Comune partenopeo all'associazione Carmine Gallo, associata Fiagop. L'abitazione, sita in via Marcello Candia 51, nel quartiere di Fuorigrotta, è un bene confiscato alla camorra in cui, come spiega la vicepresidente dell'associazione Paola Ragni, «sono state ricavate tre camere matrimoniali, ognuna con bagno, aria condizionata, tv ed elettrodomestici, oltre a ambiente unico composto da cucina e sala tv in cui le famiglie possono passare il tempo e fare amicizia».
L'associazione supporta da sempre i genitori dei bambini in cura all'ospedale Pausilipon di Napoli, e questa nuova struttura nasce proprio per ospitare quelle che abitano lontano dalla struttura ospedaliera: «L'abbiamo chiamata casa di Alice per riconoscere l'impegno delle tante nostre volontarie che operano in corsia accanto ai bambini, la cui attività costituisce proprio il Progetto Alice», spiega ancora la dottoressa Ragno. Un team di volontarie sarà dunque presente anche nella Casa, per accogliere e trascorrere momenti di festa con i bambini. Per ora, sottolinea ancora Paola Ragno, ancora nessuna famiglia è stata ospitata, anche perchè per regolamento la struttura può accogliere solo nuclei segnalati dall'ospedale, onde evitare corsie preferenziali e stabilire un criterio di ingresso oggettivo. «E' sicuramente questione di poco tempo, spiega la vicepresidente, perchè le esigenze delle famiglie ci sono e sono tante. A breve quindi contiamo di accogliere i primi ospiti».
L'associazione Carmine Gallo, nata nel 1990, è un'associazione di genitori della quale fanno parte anche consiglieri medici. Il presidente è Vincenzo Gallo, che ha voluto intitolarla alla memoria del figlio Carmine tra gli obiettivi si propone sostenere le famiglie più bisognose, acquistare, dietro segnalazione di chi vive l’ospedale, ciò che può servire al reparto e al day hospital, sostenere la formazione e l’aggiornamento dei medici e degli infermieri, garantire una maggior presenza di medici e di infermiere in ospedale, che si affianchino al personale istituzionale, tramite elargizione di borse di studio annuali.

Nella foto, il taglio del nastro di Casa di Alice, alla presenza del sindaco di Napoli Luigi De Magistris e di Lorella Cuccarini. La struttura è stata realizzata infatti anche grazie al contributo di Trenta Ore per la Vita