Non profit

9 – Senza fine di lucro (seconda parte)

Guida pratica per fare una onlus.

di Giuseppe Ambrosio

Continuando nell?esame dei contenuti del decreto legislativo 460/97 sul tema dei vincoli alla non distribuibilità dei profitti, vediamo gli ultimi due che portano a rendere un?organizzazione (onlus) realmente senza fine di lucro. Innanzitutto la destinazione vincolata degli utili o avanzi di gestione che devono essere esclusivamente impiegati per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle connesse, il cosiddetto autofinanziamento. Tale obbligo è assolto anche con la costituzione di riserve vincolate agli anzidetti fini. Infine, ultimo ma non ultimo, lo scioglimento per qualsiasi causa della onlus impone a questa di devolvere il patrimonio ad altre onlus o a fini di pubblica utilità. In tal senso è importante evidenziare che la perdita della qualifica equivale, ai fini della destinazione del patrimonio, allo scioglimento dell?ente. I tre vincoli descritti consentono di mantenere una certa sicurezza sull?uso non strumentale di una onlus per obiettivi di produzione, ma soprattutto di distribuzione degli utili. Con una avvertenza: ciò non significa che l?organizzazione non debba produrre un risultato positivo di gestione. Tutt?altro, la capacità reddituale diviene una sorta di garanzia della corretta gestione delle risorse raccolte e, non meno importante, costituisce una delle poche, se non unica, fonte finanziaria per lo sviluppo dell?ente.


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