Cultura

8 per mille. “Nessuna ipotesi di abolizione”, rassicura Berlusconi

Intanto Bobo Craxi, dopo la sparata della Lega, dice: "Introdotto nel 1984, è un gesto di grande solidarietà"

di Ettore Colombo

“Non mi risulta sia mai stata avanzata dalla Casa delle Liberta’ nessuna ipotesi di abolire il regime dell’otto per mille”. E’ quanto afferma Silvio Berlusconi. “Al contrario – si legge in una nota del premier – esiste la volonta’ di proseguire nelle relazioni quanto mai cordiali, proficue e costruttive che il governo ha stabilito in questi anni con la Santa Sede e la Conferenza episcopale italiana”. Il presidente del Consiglio prosegue: “Mi piace ricordare che molti vescovi mi hanno reso testimonianza in tal senso dichiarando esplicitamente che nessun governo aveva saputo operare cosi’ concretamente su molti dei temi che stanno a cuore alla Chiesa”. Berlusconi inoltre si dice “personalmente convinto che l’otto per mille attribuito alla Chiesa in base a una libera scelta dei cittadini, sia tra quei ricavi delle imposte che vengono meglio utilizzati non solo a sostegno della chiesa ma in favore dell’intera comunita’ nazionale e dei Paesi del terzo mondo”. ”L’8 per mille, introdotto dalla revisione concordataria del 1984, fu un gesto di grande solidarieta’ e di promozione della difesa dei valori cristiani nella nostra societa’. Forse, una delle poche tasse che gli italiani pagano volentieri”. E’ quanto afferma Bobo Craxi, vice segretario del Nuovo Psi, commentando le affermazioni fatte in proposito da Umberto Bossi. ”La polemica di questi giorni getta discredito su chi l’ha promossa: non e’ cosi’ – dice Craxi – che si difendono quelle idee di federalismo per le quali Umberto Bossi comincia ad essere persino controproducente, nemico delle riforme che lui stesso dice di volere”.


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