Volontariato

8 per mille al Terzo Settore, Iovene replica a Tremonti

L'ex segretario generale del Forum: "Siamo ormai abituati agli annunci ad effetto del Ministro Tremonti che si rivelano puntualmente dei bluff"

di Benedetta Verrini

“Il Ministro Tremonti ha la memoria corta. In occasione delle finanziarie da lui varate ho presentato in più occasioni, insieme ad altri colleghi del centrosinistra, un emendamento che mirava a destinare una quota dell’otto per mille di competenza statale a sostegno dei progetti del Terzo Settore e di interventi di cooperazione allo sviluppo”. Così il senatore Antonio Iovene (Ds), ex segretario generale del Forum del Terzo settore, replica alla notizia di nuove risorse per il non profit. Iovene ha aggiunto: “Siamo ormai abituati agli annunci ad effetto del Ministro Tremonti che si rivelano puntualmente dei bluff. Nell’ultima finanziaria ha inserito e propagandato la De-tax per il non profit (anche quella in via sperimentale) che non è mai partita, e la proposta lanciata nell’intervento al congresso di Forza Italia, ha tutte le condizioni per risultare finta proprio come il congresso stesso”. “In realtà questo Governo è avaro con il Terzo Settore e prodigo solo con gli amici di casa Berlusconi. Tagliano i fondi al servizio civile, mai i fondi della cooperazione allo sviluppo sono stati così bassi (lo 0,16% contro l’obiettivo sbandierato a suo tempo dello 0,7%), la legge delega sull’impresa sociale è ferma in Parlamento per mancanza di copertura finanziaria così come è ferma in Parlamento la proposta di legge sulla detassazione dei contributi alle associazioni meglio conosciuta con il nome della campagna “più dai e meno versi” (promossa dal Forum del Terzo Settore, dal Summit della Solidarietà e dal Settimanale “Vita”) per lo stesso motivo, il fondo sociale introdotto dal centrosinistra in finanziaria è stato progressivamente ridotto e misure attive di contrasto alla povertà, come il reddito Minimo di Inserimento, cancellate. Tremonti e i suoi colleghi non hanno mai smesso di allungare le loro avide mani sul patrimonio delle fondazioni bancarie per distrarli dal loro utilizzo naturale e tentare di coprire i numerosi buchi di cui è protagonista. Il mondo del non profit del nostro Paese è adulto e consapevole e quindi non si lascerà incantare dagli annunci ad effetto e dalle facili promesse di chi è abituato a non mantenerle sistematicamente”.


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