Famiglia

8 marzo: un angelo alla tua tavola

Iniziativa dell'associazione Aras per stare al fianco di chi si sente solo

di Redazione

Nata come telefono di ascolto e relazione d?aiuto, l?associazione ARAS, Angeli restano in ascolto, che risponde al numero 02.73953926, sviluppa sempre nuove attività allo scopo di essere non solo “ascolto e voce”, ma anche proprio una presenza al fianco di chi si sente solo. E? da questa missione che nasce l?iniziativa di invitare, nel giorno del loro compleanno, gli utenti più assidui dei servizi ARAS a festeggiare insieme ai volontari il loro compleanno. In pratica, si riuniscono a pranzo più assistiti con uno o due volontari e insieme si festeggia la comune ricorrenza. Questo progetto, denominato “Oggi c?e?un angelo alla tua tavola”, è già in fase di realizzazione, si è già svolto un pranzo di Buon Compleanno a Milano e l?evento si è rivelato molto apprezzato ed utile. Racconta Giuseppina R.: ?Ho festeggiato i miei 88 anni in allegria con due volontari di ARAS ed altre quattro signore che compivano gli anni nel mio stesso mese. Abbiamo socializzato e ci siamo scambiati i numeri di telefono. Da tanto tempo vivo sola e i volontari di Aras mi fanno compagnia al telefono. Questa nuova iniziativa è stata veramente un grosso regalo per tutte noi?. Commenta la presidente di ARAS Marinella Gandossi ?Abbiamo constatato come più solitudini, unendosi, possono creare relazioni umane positive, all?insegna perfino dell?entusiasmo. Affrontare i propri disagi insieme a degli ?amici? cambia la prospettiva. In fondo, è esattamente ciò che offre il sostegno dei volontari ARAS al telefono: amicizia concreta?. L?iniziativa ?Oggi c?è un angelo alla tua tavola? al momento è a carico di ARAS, una Onlus che per operare ha ovviamente bisogno del sostegno della comunità civile. ?Ci rivolgiamo ai ristoratori di Milano ? continua la presidente – perché ci offrano tutto o in parte un pasto al mese per circa 6 persone. Un?altra spesa è il trasporto. Spesso i festeggiati sono anziani che dobbiamo andare a prendere in automobile o trasportare in taxi.? ?I costi più alti per ARAS ? conclude Gandossi ? restano comunque quelli telefonici, visto che il nostro lavoro lo facciamo primariamente alla cornetta. Lanciamo un appello alle compagnie perché ci vengano incontro, soprattutto per l?utilizzo dei cellulari. Noi richiamiamo sempre chi si rivolge ai nostri numeri e capita di dovere o poter telefonare in orari particolari, anche non siamo in sede. Spesso queste chiamate le facciamo dai cellulari di servizio a spese dell?associazione. Se avessimo delle linee ARAS dedicate potremmo fare di più per chi è solo nella grande metropoli!?.


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