Welfare

700 le vittime della pandemia

L'Organizzazione mondiale della sanità ha diffuso i dati: 208 decessi dal 6 luglio ad oggi

di Maurizio Regosa

Nuova influenza A. Ovvero il caos sotto il solleone. Annunci, smentite, ripensamenti. Uno stillicidio che alimenta la preoccupazione della popolazione che ormai fatica a orientarsi.

 Un po’ di (croni)storia

Lo ricorderete. Dopo il boom di ansie scatenatosi all’indomani (il 23 aprile) della scoperta a Città del Messico e della prima diffusione del virus negli Stati Uniti, la febbre ex suina ribattezzata influenza A è scomparsa dai giornali, dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato lo stato di pandemia (ovvero l’impossibilità di arrestare l’espansione del virus) e dopo che la situazione sembrava in qualche modo sotto controllo. L’influenza ha fatto ritorno sulle prime pagine in tempi piuttosto recenti. Hanno cominciato probabilmente i quotidiani francesi che a metà luglio hanno rilanciato l’allarme, sottolineando i pericoli per l’autunno. In Francia, dove 481 persone sono state ufficialmente dichiarate infette e dove non si è registrato alcun caso mortale, la stampa ha ricordato che «tutti i paesi avranno bisogno di un vaccino», come si leggeva tre giorni fa sull’edizione online di Le Monde, che nello stesso articolo segnalava l’impressionante velocità con cui l’influenza si sta propagando. Lo stesso presidente americano, Barack Obama, ha stanziato 1,8 miliardi di dollari per affrontare l’emergenza (negli Stati Uniti i malati sono stati oltre 37mila e 211 i morti). Infine la preoccupazione è tornata anche nel Belpaese: sabato scorso, in un’intervista a Il Giornale, il viceministro Ferruccio Fazio ha rilanciato le preoccupazioni, aggiungendo che non è scontata la riapertura delle scuole a settembre: le aule sono luoghi dove il contagio potrebbe moltiplicarsi. Sono seguite smentite (da parte del ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini) e inviti a non creare allarmismi (lo ha fatto Maurizio Sacconi, titolare del Lavoro, delle Politiche sociali e della Sanità).

I dati dell’Oms

Oggi l’Organizzazione mondiale della sanità ha diffuso nuovi dati relativi al contagio. Sono oltre 700 i decessi provocati nel pianeta dalla nuova influenza A, fin dall’inizio dell’epidemia. Erano 492 al 6 luglio scorso, data dalla quale si è registrato un preoccupante e repentino aumento (di circa due terzi del totale delle vittime). D’altro canto però, se è vero che la Nuova influenza A diventerà probabilmente la più vasta pandemia mai registrata, è pur vero – ha sottolineato il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan – che la maggior parte dei casi è caratterizzato da sintomi lievi. La stragrande maggioranza dei pazienti si riprende in genere entro una settimana, senza bisogno di particolari trattamenti medici. A questo punto, nel mondo sarebbero circa 125mila i casi confermati di nuova influenza, ma il numero reale sarebbe ben maggiore. Il portavoce dell’Oms Aphaluck Bhatiasevi, ha inoltre spiegato che un gruppo di esperti stanno esaminando varie misure possibili per rallentare la diffusione del virus. Secondo Bhatiasevi anche la chiusura delle scuole potrebbe essere tra le misure raccomandate, ma ogni Paese – riferisce la Bbc online – dovrà considerare i passi più appropriati sulla base delle diverse situazioni. Secondo gli esperti, comunque, l’arrivo dell’autunno segnerà un significativo aumento dei nuovi casi di influenza A.

Cosa dicono gli esperti

Sulle pagine dei nostri quotidiani, dopo l’intervista di Fazio e in seguito al rientro in Italia di 50 ragazzi contagiati nel corso di un viaggio di studio in Gran Bretagna (il paese europeo più colpito, con circa 10mila casi e 17 decessi), sono apparse numerose interviste a esperti che hanno gettato acqua sul fuoco (l’Italia ha contato 224 casi e non ha registrato fortunatamente nessun decesso). Lo ha fatto con grande chiarezza sulle pagine de La Repubblica Mauro Moroni, direttore di Malattie infettive al Sacco di Milano: «questo non è più cattivo di alcuni virus stagionali influenzali che ci hanno colpito negli ultimi 30 anni. Si manifesta con una influenza severa per 3,4 giorni che poi guarisce anche senza farmaci… Il vaccino è in preparazione e va riservato alle persone funzionali al mantenimento dei servizi sociali e medici o a quelle a rischio». Dunque cautela ma niente panico. Quanto ai sintomi, quelli della Nuova influenza A sono simili alle forme influenzali invernali: febbre sopra i 38 gradi, sonnolenza, malessere, perdita di appetito. A questi si possono associare anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea. È bene comunque chiarire, seguendo gli esperti, chi avverte questi sintomi non deve preoccuparsi eccessivamente: solo quando sono insistenti e gravi può rivolgersi al proprio medico che, proprio perché abituato a gestire i casi di influenza, saprà come comportarsi.

 

 

 

 

 

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