Politica
700 immobili candidati in tutta Italia per essere valorizzati
Si tratta del progetto «Proposta immobili 2015» con cui Tesoro e Demanio permettono agli enti locali di candidare per il recupero i manufatti del territorio. La fase delle candidature si è conclusa il 31 maggio scorso. Ora la fase di analisi che si concluderà il 31 luglio
di Redazione
Castelli, ville, caserme, ospedali, scuole, teatri, conventi, palazzi, edifici storici, alberghi, impianti sportivi: in tutto quesi 700 immobili da valorizzare proposti dagli enti locali al Demanio. È il primo censimento dell’iniziativa lanciata dal Tesoro lo scorso aprile.
Per la precisione, spiega Roberto Reggi, direttore del Demanio, «sono 686 gli immobili candidati da Regioni, Province, Comuni e altri Enti pubblici nell'ambito del progetto “Proposta Immobili 2015”. La fase delle candidature si è conclusa il 31 maggio scorso. La finalità è una selezione del patrimonio pubblico da inserire, entro l'anno, in percorsi di valorizzazioni e dismissioni».
Il portafoglio immobiliare proposto è costituito da beni dislocati su tutto il territorio nazionale, in particolare, nelle regioni del centro-nord: 92 in Piemonte, 87 in Abruzzo, 79 in Lombardia, 73 in Toscana, 52 in Sicilia, 51 in Veneto, 49 in Liguria, 45 in Emilia Romagna, 40 in Campania, 33 in Puglia, 28 nel Lazio, 18 nelle Marche, 15 in Friuli Venezia Giulia, 11 in Umbria, 7 in Sardegna, 2 in Trentino Alto Adige e Calabria, 1 in Basilicata e Valle d'Aosta. Il 45% degli immobili indicati è stato proposto dai Comuni, il 23% dalle Province, il 17% da Aziende Sanitarie Locali, mentre il restante 15% da Regioni, Città metropolitane, Università, Enti pubblici e altri soggetti.
Terminata la fase di candidatura, «è ora in corso un'attività di analisi e raccolta di ulteriori dati e informazioni per ogni singolo immobile, che terminerà il 31 luglio prossimo. Questa operazione consentirà di definire la modalità di valorizzazione o cessione dei diversi beni mediante gli strumenti e le procedure disponibili dalla normativa vigente (Fondi Immobiliari, Invimit S.G.R, CDP Investimenti, vendita diretta a CDP)», aggiunge Reggi.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.