Politica

70 milioni per gli alunni con disabilità

Le funzioni relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale di alunni con disabilità sensoriali dal 1 gennaio 2016 saranno di competenza delle Regioni, salvo intese diverse già in essere. Stanziati 70 milioni per l'anno 2016

di Sara De Carli

Ci avevano provato, invano, al Senato, facendo la stessa richiesta. Ora invece, sabato 12 dicembre, la commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera, con il favore del Governo, all’emendamento che attribuisce alle Regioni le funzioni delle ex Province relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali e destina per tale fine, per il 2016, 70 milioni di euro. Lo stanziamento verrà finanziato dalle maggior entrate previste per l'aumento della tassazione sul gioco d’azzardo.

L’emendamento del Governo, il 48.94, lettera f) è quello che va a definire le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale e vieta la pubblicità di giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste dalle ore 7 alle ore 22 di ogni giorno. In questo ambito, il comma 534-undecies già prevedeva che nell’ambito del completamento del processo di riordino delle funzioni delle province, le funzioni relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali sono attribuite alle Regioni a decorrere dal 1 gennaio 2016, fatte salve le disposizioni legislative regionali che alla predetta data già prevedono l'attribuzione delle predette funzioni alle province, alle città metropolitane o ai comuni, anche in forma associata. Per l'esercizio delle predette funzioni il Governo attribuiva un contributo di 50 milioni di euro per l'anno 2016.

Ora, grazie al subemendamento 48.94.16 a prima firma di Elena Carnevali (PD), con le firme anche di Gasparini Daniela, Misiani Antonio, Fontana Cinzia Maria, tale contributo è diventato di 70 milioni di euro. Soddisfatta dell'approvazione la deputata del Pd: «Era da tempo che in una legge di stabilità non si vedeva un tale impegno in favore delle disabilità. Oltre a questa misura – ha ricordato Carnevali – è stato confermato il finanziamento di 400 milioni per le non autosufficienze, oltre ai 90 milioni destinati al nascente fondo per il 'dopo di noi'».

Si tratta di una doppia buona notizia. La prima è che finalmente finirà lo scaricabarile per definire di chi siano queste competenze. Dal 1 gennaio 2016 saranno delle Regioni, senza ombra di dubbio, a meno che siano già state trovate intese differenti sui territori. La seconda è la boccata d’ossigeno rappresentata dai 70 milioni di euro. C’è il limite che lo stanziamento è ancora una volta transitorio – solo per il 2016 – e parziale rispetto ai quasi 113 milioni di spesa media annua sostenuta dagli enti locali negli ultimi tre anni (2012-2014-2014), tuttavia sommando i 70 milioni ai 30 stanziati per i mesi settembre-dicembre 2015, si arriva a 100 milioni. Il problema è che il riparto dei 30 milioni, per quanto noto, ancora non si vede in Gazzetta Ufficiale. E che non si parla mai della terza funzione "orfana", quella del trasporto.

«Esprimiamo soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo», commenta Vincenzo Falabella, presidente della FISH. «Ora però le Regioni non hanno più scusanti, devono metterci la loro parte. E lo stesso diritto deve essere garantito in modo omogeneo in tutta la Penisola senza discriminazioni né rallentamenti. Su questo vigileremo come abbiamo fatto finora, ricorrendo a tutti gli strumenti e i mezzi a disposizione».

Foto Getty Images

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.